Le attività economiche danneggiate dall’emergenza Coronavirus, costrette a mesi di chiusura, avranno uno sconto del 25% sulla parte variabile della Tari (la tassa sullo smaltimento rifiuti) per l’anno in corso. Il provvedimento sarà approvato dal Conislgio comunale nella prossima seduta del 28 settembre.
Niente sconto del 10% per due anni, invece, ai nuovi utenti della raccolta porta a porta, come invece era avvenuto nei precedenti casi di introduzione del servizio.
La riduzione della Tari del 25% sulla parte variabile riguarda tutte le utenze non domestiche che hanno dovuto interrompere la propria attività nei mesi del lockdown: fra queste rientrano anche associazioni e circoli. Nessuna agevolazione per le attività rimaste aperte, come negozi di alimentari, farmacie, edicole, tabaccherie. Gli studi commerciali, di recente inseriti nella stessa categoria Tari delle banche, potranno usufruire dello sconto, contrariamente agli alle stesse banche rimaste aperte anche durante la clausura.
L’agevolazione del 25% della parte variabile sarà applicata automaticamente sulle bollette, senza necessità di presentare una richiesta da parte degli interessati.
Per non caricare sulle utenze domestiche il minor introito che arriverà da quelle non domestiche (circa 170mila euro), eccezionalmente per quest’anno, lo “sconto” sarà coperto dal Comune grazie ai fondi arrivati dallo Stato per l’emergenza Coronavirus.