Un piano straordinario per l’edilizia scolastica, uno “sblocca-scuole” per riaprire fin da subito i cantieri già avviati e sospesi a causa delle misure nazionali di contenimento alla diffusione del Covid-19. E nel contempo un taglio alla burocrazia per avviare quanto prima nuovi interventi attraverso procedure di gara più snelle e semplificate per i lavori pubblici e in particolare per i lavori nelle scuole, sfruttando la chiusura forzata di tutti gli istituti dovuta all’emergenza sanitaria.
A proporlo è il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, in qualità di presidente di Ali (Autonomie locali italiane) Toscana, con la convinzione che in questo modo, solo a livello regionale, tra Comuni, Province e Città Metropolitana di Firenze, si potrebbero “liberare centinaia di milioni di euro di investimenti, tra interventi strutturali e di messa a norma già programmati e messi a bilancio dagli enti locali ma fermi a causa dell’emergenza sanitaria”. Per quanto riguarda il comune di Bagno a Ripoli il cantiere fermo, che potrebbe riprendere immediatamente, è quello dell’ampliamento della scuola del Padule. Più difficile ipotizzare un avvio anzi tempo dei lavori per la nuova ala-auditorium della Redi (non è ancora ultimata la fase progettuale), a meno che non vengano concessi ai Comuni poteri straordinari per l’assegnazione degli appalti.
Ad oggi, per quanto riguarda l’edilizia scolastica, sono consentiti solo interventi manutentivi specialistici. Da qui la richiesta di consentire la riapertura immediata per progetti complessivi di restyling, messa in sicurezza e progetti di ampliamento e nuove costruzioni. “Sarebbe una boccata di ossigeno – spiega Casini – per le aziende e per i nostri territori, dove l’emergenza sanitaria rischia di avere ricadute economiche e sociali irreparabili”. Ma anche “un’occasione storica per riqualificare in maniera sostanziale tanti istituti scolastici bisognosi di interventi strutturali, trasformando in opportunità la stop forzato dell’attività didattica fino a settembre”.
“Pur condividendo il principio della gradualità nel ripartire – prosegue Casini – ci auguriamo che la riapertura dei cantieri di edilizia scolastica venga considerata come prioritaria. Il primo passo è consentire ai Comuni di sbloccare fin da subito gli interventi interrotti a causa del Coronavirus. E successivamente, dare concretezza in tempi rapidi a quelli ancora da avviare con strumenti di semplificazione. Tutto ciò fermo restando il rigore delle norme di sicurezza da rispettare in cantiere e della trasparenza nell’assegnazione delle gare d’appalto e delle procedure amministrative”.
Per raggiungere questi obiettivi, secondo il presidente di Ali Toscana, “occorre inserire gli interventi edilizi identificabili con il Codice Ateco 41, con particolare attenzione all’edilizia nelle scuole, nell’elenco delle attività che proprio in questi giorni si stanno accingendo a riaprire”.
“In questo senso – aggiunge Casini – lanciamo un appello alla Regione Toscana affinché faccia sua questa proposta, ma soprattutto al Governo affinché disciplini a livello nazionale la riapertura dei cantieri scolastici. Il ‘Decreto Aprile’, atteso per la prossima settimana, potrebbe essere l’occasione giusta”.