Il day afetr delle scuole di Bagno a Ripoli, dopo il decreto del Governo che ha messo a casa gli studenti fino (per ora) al 15 marzo, è di piena attività. Aule vuote ma insegnanti, personale amministrativo e custodi presenti per garantire agli alunni un contatto diretto che neanche la paura del Coronavirus deve spezzare.
Alla scuola media Redi, a Ponte a Niccheri, Maria Luisa Rainaldi, la dirigente dell’Istituto comprensivo Caponnetto (che raccoglie tutte le scuole di Grassina e Antella), ha convocato una sorta di “gabinetto di crisi” con la vicepreside Silvia Zuffanelli e le responsabili dei vari plessi scolastici. “Per quello che riguarda la scuola secondaria, attraverso la piattaforma digitale Argo, i docenti sono già in grado di inviare materiale didattico ai nostri studenti – dice – Ci manca ancora la possibilità di organizzare la ‘classe virtuale’, cioè la possibilità dei ragazzi di interagire col professore. Mercoledì avremo qui un esperto per aiutarci in questo ulteriore passo”.
Il collegamento via computer o smatphone con gli studenti è iniziato fin dalla prima mattina: “Era importante dare un saluto è stabilire un contatto con i nostri alunni”, sottolinea la professoressa Zuffanelli. Ai bambini della primaria sono stati assegnati compiti a casa attraverso i gruppi whatsapp di classe e, grazie alla collaborazione di alcuni genitori, il materiale sarà riportato alle scuole per la verifica delle maestre. Intanto, con le aule vuote, il personale Ata ha provveduto ad una sanificazione di tutti i locali.
“La didattica non si ferma, abbiamo subito fatto sentire la nostra presenza”, dice Amalia Bergamasco, dirigente dell’Istituto comprensivo Mattei (tutte le scuole di Bagno a Ripoli capoluogo e frazioni limitrofe), che insieme alla sua vice Valentina Salani, ha subito messo in moto l’organizzazione della didattica a distanza per la quale la media Granacci è da tempo attrezzata.
Ai piccoli frequentatori dell’asilo sono state inviate filastrocche con le voci delle loro insegnanti, agli alunni della primaria materiale online da consultare con il supporto di un adulto, mentre per gli studenti delle medie, i docenti raggruppati in dipartimenti hanno preparato un piano di attività che mantiene più o meno la scansione dell’orario scolastico. “Il provvedimento del Governo non ci ha spiazzato – dice la professoressa Bergamasco – Questa emergenza può trasformarsi in opportunità per sperimentare sul campo i nostri sistemi di didattica a distanza”.
Anche all’istituto superiore Gobetti Volta si lavora per migliorare le possibilità di attività a distanza. “Siamo stati presi un po’ in contropiede, ma la possibilità di inviare agli studenti materiale didattico l’avevamo già da tempo attraverso la piattaforma Google Suite – spiega il professor Antonio Restivo, collaboratore stretto del preside Simone Cavari – Ora stiamo cercando il modo di ottenere la possibilità di interazione con i ragazzi a casa: ci vorrà qulalche giorno”.