Donate le prime 6 unità di plasma iperimmune da cinque uomini e una donna, al Centro trasfusionale del Santa Maria Annunziata. Si tratta di donatori convalescenti che la settimana precedente hanno effettuato il prelievo ematico e la visita di idoneità. Tra loro c’è anche la prima donna, tra gli assistiti della Asl Toscana centro, che ha potuto donare, in quanto sono escluse dalla donazione coloro che hanno avuto una gravidanza anche se non portata a termine, condizione che espone a una produzione di anticorpi antileucocitari che possono dare problemi in chi poi riceve il plasma.
Sono esclusi anche donatori di ambo i sessi che abbiano ricevuto trasfusioni. “Molte pazienti di sesso femminile – spiega Antonella Bertelli, direttore del Servizio Trasfusionale dell’Ospedale Santa Maria Annunziata – si sono proposte per donare plasma iperimmune, ma sono arruolabili solo coloro che non hanno avuto pregresse gravidanze, trattandosi di uso clinico del plasma”.
Al Centro dell’ospedale di Santa Maria Annunziata dove la scorsa settimana è cominciato il prelievo in aferesi di plasma iperimmune, sono già prenotati per eseguire idoneità alla donazione altri 20 donatori convalescenti. I donatori convalescenti possono essere pazienti Covid guariti, con pregressa diagnosi certa di Covid (confermata da tampone positivo, guariti e con successivi 2 tamponi negativi) o pazienti Covid identificati con Test Sierologico anti-Covid positivi (con almeno 1 tampone negativo). I primi 4 pazienti che hanno donato al Santa Maria Annunziata appartenevano tutti alla prima categoria, 3 non avevano mai donato sangue, 1 era già donatore.
I donatori convalescenti seguono un percorso dedicato e separato dagli altri donatori che si presentano al Servizio Trasfusionale e dai pazienti ambulatoriali. Per questo il giorno prescelto per la selezione e la donazione da parte dei donatori convalescenti è il sabato, quando è chiuso l’ambulatorio dei pazienti ed il locale può essere utilizzato per la visita, mentre le donazioni di plasmaferesi iperimmune vengono effettuate in orario successivo ai donatori abituali, nella stessa sala prelievi. Rispetto alla normale routine è stato necessario prevedere un medico e un infermiere in più ma tutto il personale medico, infermieristico e tecnico ha mostrato grande sensibilità nei confronti di questo studio sperimentale.
Isio Masini, direttore delle Strutture Trasfusionali Firenze Empoli e Capo Dipartimento Area di Laboratorio, ha ottenuto, insieme a Antonio Crocco, direttore delle strutture trasfusionali Prato Pistoia, il parere favorevole da parte del Comitato Etico aziendale.
Le unità prelevate al Santa Maria Annunziata vengono inviate al Centro di Produzione del Servizio Trasfusionale di San Giovanni di Dio e dopo validazione biologica, gli emocomponenti vengono inviati all’Officina Trasfusionale di Pisa, sede del progetto, per eseguire l’inattivazione virale, il frazionamento in sub-unità terapeutiche e l’esecuzione di ulteriori test di validazione del plasma iperimmune.
Le associazioni del volontariato del sangue sono state sensibilizzate dal Centro Regionale Sangue Toscano per contattare i Servizi Trasfusionali nel caso in cui abbiano donatori convalescenti arruolabili per la donazione di plasma.