Il Comune chiama, Bagno a Ripoli risponde. Pochi giorni dopo l’appello del sindaco Francesco Casini a donare mascherine protettive per garantire l’erogazione dei servizi essenziali sul territorio comunale, sono già centinaia i presidi di sicurezza regalati grazie alla generosità dei ripolesi. Singoli cittadini, liberi professionisti, associazioni ma anche imprese e aziende produttive che in queste settimane, alla luce delle misure restrittive previste dal governo per contrastare e limitare la diffusione del Coronavirus, hanno dovuto rallentare o sospendere la propria attività e hanno deciso di donare alla collettività uno dei loro “ferri” del mestiere, le mascherine di protezione per l’appunto. Tra loro ci sono medici odontoiatri, il titolare di una vetreria e persino un imprenditore che ha deciso di riconvertire la propria azienda per produrre mascherine di sicurezza.
I primi donatori, nei giorni scorsi, sono stati l’imprenditore Marco Morelli che con l’azienda di famiglia, la Mmmar Srl, ha investito 5mila euro per acquistare una fornitura di mascherine da fornire all’Amministrazione comunale in arrivo nei prossimi giorni, e il dottor Gabriele Landi, dentista, che ha donato 350 mascherine. A stretto giro hanno seguito il loro esempio Giacomo Martelli, la signora Nefzi Hajer a nome della Croce Rossa di Bagno a Ripoli e la Vetreria Ciulli, che hanno donato complessivamente oltre cento mascherine. Altre sessanta sono state donate dal medico dentista Bruno Ghiozzi. E alla macchina della solidarietà si è aggiunto il giovane imprenditore ripolese Simone Neri, titolare di un’azienda tessile a Prato che in questa fase di emergenza ha deciso di riconvertire la propria attività producendo insieme ai suoi collaboratori mascherine protettive da donare all’Amministrazione comunale e ai presidi sanitari: stamani è arrivata la prima fornitura da cento pezzi e complessivamente ne saranno donati 1.500.
Non solo. Un gruppo di sarte professioniste di Grassina è al lavoro per assemblare oltre mille mascherine con un gioco di squadra che coinvolge anche le associazioni e i commercianti della zona che hanno finanziato l’acquisto del materiale (“Grassina e le sue botteghe”, Cat, Fratellanza Popolare di Grassina e tanti singoli negozianti). Il gruppo di sarte, al lavoro a titolo gratuito, chiederà ai beneficiari delle mascherine di donare un euro per ogni pezzo ricevuto alla Onlus dell’Ospedale Santa Maria Annunziata. Allo stesso modo, anche la Croce Rossa di Bagno a Ripoli e altre associazioni del territorio stanno assemblando mascherine per i propri volontari e da mettere a disposizione del Comune.
La raccolta fondi lanciata dall’Osma ha già raccolto i primi frutti: in pochi giorni sono stati donati circa 8mila euro che serviranno all’acquisto di materiale per il personale sanitario: una prima partita di 400 mascherine è già stata acquistata.
Anche il Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, con decisione unanime da parte del presidente Francesco Conti e di tutti i capigruppo consiliari, ha deciso di donare alla Fondazione dell’Osma l’intero ammontare dei contributi dei gruppi e della presidenza per l’anno in corso, pari a circa 1.500 euro. E una raccolta fondi per l’Osma è partita anche tra i dipendenti del Comune, promossa dall’Ufficio relazioni con il pubblico.
Si ricorda che è possibile effettuare una donazione alla Onlus tramite bonifico bancario (intestato a “Santa Maria Annunziata Onlus – Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve” – IBAN: IT92Y0873602801000000603338 – Causale: Donazione per acquisto mascherine e altre necessità Emergenza Covid 19 e altre necessità ospedale) oppure tramite PayPal (https://www.paypal.me/
“Ancora una volta – dice il sindaco Francesco Casini – se un’emergenza chiama, il cuore di Bagno a Ripoli risponde. Ogni singola mascherina è importantissima, ci aiuta a fornire ai negozianti il materiale per rimanere aperti al servizio della collettività e a supportare le associazioni di volontariato che così possono continuare a svolgere attività di primo intervento. Così come ogni singolo euro donato al nostro ospedale servirà a rendere più efficaci le armi contro il Coronavirus a disposizione del personale sanitario che in queste settimane lavora senza sosta per salvare vite. A nome mio e di tutta l’Amministrazione comunale, il ringraziamento più sincero a chi ha dato un contributo di solidarietà e generosità, una ventata di speranza in questo momento difficile per tutti. E un appello a continuare così perché l’emergenza ancora non è finita, ma tirando fuori il meglio di noi ne usciremo presto”.