Come lo tzunami Coronavirus ha condizionato il mondo della scuola e quali le soluzioni per fronteggiarlo, sono i temi affromtati dalla terza Commissione consiliare, riunita virtualmente (ogni membro da casa propria) giovedì scorso.
Il punto della situazione è stato fatto dall’assessore alla scuola Francesco Pignotti, dalle due dirigenti degli istituti comprensivi, Maria Luisa Rainaldi (Caponnetto) e Amalia Bergamasco (Mattei) e dal dirigente del Gobetti-Volta, Simone Cavari.
La maggior preoccupazione, anche se non l’unica, è per la precarietà dei collegamenti online. La didattica a distanza ha bisogno di connessioni efficienti, veloci e senza costi aggiuntivi per le famiglie. In questi mesi le scuole di Bagno a Ripoli si sono attrezzate ma, in vista del prossimo anno scolastico, occorrono interventi tecnici, economici e organizzativi.
“E’ un periodo faticoso in cui stiamo facendo uno sforzo di formazione digitale – ha detto la professoressa Bergamasco – La conoscenza di alcuni ora è patrimonio di tutti i docenti. C’è un problema evidenziato dalla famiglie: il costo dei Giga per i collegamenti da casa. Inoltre scuole e famiglie hanno bisogno di assistenza per la parte software”. “L’accresciuto patrimonio tecnologico – ha aggiunto la professoressa Rainaldi – comporta una maggior manutenzione delle apparecchiature, non è sufficiente un’assistenza solo in remoto”. Anche il dirigente del Gobetti-Volta ha posto l’accento sulle difficoltà di connessine per alcune famiglie che hanno sopperito usando i propri cellulari come hot spot: “Questo ha comportato un aggravio di costi – ha detto il professor Cavari – Ci è stato chiesto un contributo, stiamo valutando. La scuola ha 1.750 ragazzi: se le richieste saranno molte non saremo in grado di sostenerle tutte”.
L’assessore Pignotti ha assicurato che il Comune sta facendo pressioni su Open Fiber affinché termini rapidamente i lavori per portare la fibra in tutto il Comune, sia per la didattica a distanza che per favorire lo smart working. Ha anche detto che il Comune è disponibile a aiutare le scuole con fondi per migliorare i collegamenti Internet.
Intanto si sta studiando la possibilità di aprire i centri estivi con particolari accortezze che tutelino la salute di bambini e educatori. “Attendiamo le linee guida del governo – ha detto Pignotti – Ma pensiamo a microgruppi di tre/quattro bambini per ogni operatore, anziché dieci. Vogliamo offrire alle famiglie un servizio in sicurezza e, possibilmente, senza costi aggiuntivi per le famiglie. Per questo insieme ad altri assessori abbiamo chiesto fondi specifici al governo”.
Resta ancora da capire, e anche per questo si attendono indicazioni nazionali, come potranno funzionare alla ripresa delle scuole, a settembre, il servizio di scuolabus e la refezione, e come dovrà essere organizzata la quotidiana sanificazione dei locali.
Infine la vicepreside della Redi, professoressa Silvia Zuffanelli, ha proposto di organizzare in ottobre la “settimana dei saluti” in sostituzione dell’ultimo giorno di scuola che quest’anno, ovviamente, non ci sarà. Un appuntamento nel quale soprattutti gli studenti che sono passati da un tipo di scuola ad un altro, possano rivedersi per una cerimonia di saluto: “Per i ragazzi sarebbe importante – ha detto Zuffanelli – Non ci saranno abbracci, ci limiteremo alle foto”.