C’è voluto circa una dozzina di ore alla Ausl Toscana Centro per mettere a punto la risposta-precisazione all’articolo del Corriere Fiorentino che, sull’edizione odierna, denunciava che 49 operatori sanitari dell’Annunziata erano stati trovati positivi al Coronavirus. In realtà, precisa la Ausl, i positivi sono “solo” 28 e la situazione è sotto controllo. Ne prendiamo atto. Ma se oggi il collega Giulio Gori non avesse raccontato la vicenda tutto sarebbe stato messo a tacere. Se invece la Ausl, autonomamente, avesse comunicato ieri i isultati dei temponi avrebbe dato una bella dimostrazione di trasparenza. Occasione sprecata. Peccato.
Ecco la nota integrale della Ausl Toscana Centro
Nessuna criticità emersa a seguito dello screening avviato al personale sanitario presso il presidio ospedaliero di Ponte a Niccheri nelle giornate di mercoledì 15 e giovedì 16 aprile.
I risultati dei tamponi hanno rilevato 28 positività, di cui 18 infermieri dei reparti di medicina e non 50 come è stato indicato stamani sulla stampa.
Il personale sanitario non presenta sintomi e da subito sono state applicate le adeguate procedure previste per l’isolamento.
A seguito della positività riscontrata in alcuni operatori in servizio nel reparto medicina D Covid, l’azienda sanitaria ha ritenuto opportuno chiuderlo temporaneamente al fine di garantire la sanificazione ed il completamento del reintegro del personale.
Nessuna interruzione di assistenza per i pazienti ricoverati. L’attività infatti prosegue regolarmente nei reparti di medicina A,B,C e di malattie infettive, dove attualmente sono disponibili 65 posti letto. Inoltre grazie alle dimissioni a domicilio o negli alberghi sanitari, avviate in questi giorni, di pazienti clinicamente guariti e al trasferimento di altri in fase di remissione in strutture di low care della rete aziendale, l’OSMA è in grado di accogliere nuovi pazienti.
“ L’ospedale di Santa Maria Annunziata è diventato l’ospedale più sicuro ed efficiente dell’azienda sanitaria – afferma il dottor Pietro Dattolo, direttore nefrologia Osma – Infatti grazie all’esecuzione dei tamponi abbiamo potuto isolare i positivi e ora curiamo le persone con sicurezza. Nei fatti, 50 positivi (ma non erano 28? Boh… ndr) su quasi 1000 dipendenti è quanto ci aspettiamo di trovare in ogni ospedale. Non siamo in sofferenza e stiamo dando risposte concrete e corrette”
E’ inoltre in corso da questa mattina e proseguirà per tutta la giornata di oggi e domani, la sanificazione dei locali della Chirurgia d’urgenza dell’ospedale Santa Maria Annunziata. Questa mattina i pazienti sono stati temporaneamente trasferiti al primo piano nel reparto di Psichiatria che per questi due giorni diventa a tutti gli effetti reparto di chirurgia. I pazienti psichiatrici erano già stati trasferiti a Villa I Pini.
Dopo la Chirurgia d’urgenza, la direzione sanitaria di presidio ha in programma di sanificare nei prossimi giorni tutte le aree che saranno individuate come a rischio.
Attualmente è in corso un’inchiesta epidemiologica da parte della direzione sanitaria dell’ospedale che avrà cura anche nei prossimi giorni di monitorare costantemente tutti gli operatori sanitari.
Intanto questa mattina è stato attivato con orario aggiuntivo a quello settimanale, l’ambulatorio Covid per sottoporre a tampone gli operatori che nei giorni scorsi sono stati a contatto stretto con i dipendenti risultati poi positivi.
L’ambulatorio Covid è attivo al Santa Maria Annunziata da circa un mese ed è stato uno dei primi ad attivare la sorveglianza sugli operatori. Al momento è ubicato nella palazzina del Poliambulatorio ma la direzione sta valutando una revisione degli spazi dedicati ed ha in programma una riorganizzazione della parte logistica.
Proseguono in questi giorni per potersi concludere rapidamente i lavori al nuovo Dea dell’ospedale Santa Maria Annunziata. Gli interventi erano stati temporaneamente sospesi l’11 marzo scorso su richiesta dell’impresa che per indisponibilità dei dispositivi di protezione individuale, non riusciva a rispettare le disposizioni per la sicurezza. Ripresi il 30 marzo scorso, i lavori sono proseguiti limitatamente a quanto è stato possibile fare per la mancanza sistematica di tutte le subforniture per le chiusure delle ditte dell’intero nord Italia. Dai prossimi giorni verranno riavviati completamente. Ovviamente la produttività è ridotta sia dalla perdurante incertezza delle forniture che dalle disposizioni di sicurezza che devono essere pedissequamente seguite.