Quattro Pro Loco che lavorano insieme, 1.800 mascherine prodotte e donate da due pelletterie di Scandicci e un contributo concreto che arriverà su ogni singolo territorio per aiutare ad affrontare l’emergenza Coronavirus.
È questo il risultato della collaborazione che si è creata in questi giorni tra la Pro Loco per Bagno a Ripoli, quella della valle dell’Arno di Fiesole, quella di Rignano sull’Arno e quella di Pelago. “Il Presidente della Pro Loco della valle dell’Arno di Fiesole, Francesco Cecconi, mi ha contattato qualche giorno addietro per propormi l’iniziativa – spiega Gian Domenico Volpi, presidente della Pro Loco per Bagno a Ripoli – e siamo riusciti a concretizzarla molto velocemente grazie alla disponibilità di Antonio Montagnani, residente all’Antella e titolare delle pelletterie Edo.mat ed Elys Color di Scandicci. Montagnani ha gratuitamente fatto cucire alle sue maestranze 1.800 mascherine e le ha poi suddivise fra le quattro Pro Loco in parti uguali. Per la prima volta abbiamo sperimentato una iniziativa in comune con altre Pro Loco vicine al nostro territorio a riprova che insieme si può lavorare meglio”.”Abbiamo acquistato il materiale necessario per produrre mascherine, tra cui il tessuto non tessuto – spiega Montagnani – e siamo stati davvero felici di averle potute intanto donare alle quattro Pro Loco. Impieghiamo circa 6 minuti per completare una mascherina ma le nostre macchine e i nostri operai lavorano senza sosta. Ribadisco il mio appello a tutte le aziende che producono materiale utile per crearle – prosegue – Io sono disposto ad acquistarlo a mie spese, a mettere a disposizione la mia azienda e le mie macchine per produrre altre mascherine e sono con me in questa decisione anche i miei 31 dipendenti. Vogliamo donarle, non venderle”.
Su come utilizzare quelle arrivate a Bagno a Ripoli, Volpi ha le idee chiare: “La nostra intenzione, condivisa da tutto il Consiglio, è di consegnarle direttamente a chi sul nostro territorio svolge in questi giorni attività a servizio degli altri cittadini. In particolare abbiamo pensato ai negozi di vicinato, sia quelli che sono rimasti aperti, sia quelli che garantiscono servizi a domicilio. Anche in un momento di grande difficoltà come questo il tessuto economico e produttivo di Bagno a Ripoli ha dimostrato di sapersi rimboccare le maniche e dare il suo contributo. Noi, per quanto possiamo, vogliamo fare la nostra parte e crediamo che di fronte a una emergenza come quella che stiamo vivendo anche piccoli gesti come la consegna di queste mascherine possano essere importanti e significativi per rafforzare il senso e il valore della nostra comunità”.