Il sindaco Francesco Casini replica alle accuse della Lega (vedi articolo) sia sulla situazione all’ospedale di Ponte a Niccheri che sui tempi di distribuzione delle mascherine.
“Anche durante la video-call di stamani con l’Azienda – afferma il sindaco -mi è stato ribadito e confermato che la situazione è sotto controllo e che la sostituzione del personale positivo consentirà all’ospedale di svolgere normalmente le sue funzioni. Allo stesso modo, continuiamo a chiedere conto, accanto alla funzionalità delle struttura ospedaliera, della piena tutela della sicurezza di chi vi lavora e della sicurezza dell’intera cittadinanza all’esterno. In tutti i casi, abbiamo ricevuto le più ampie rassicurazioni. Dai dati emersi oggettivamente non ho motivo di dubitarne. L’Osma è stato uno dei primi ospedali in Toscana ad avere tamponi di massa come si richiedeva e come è giusto che sia”.
“Tornando alla Lega – continua Casini Ognuno si attacca a quello che può per fare polemica, anche se il momento particolarmente delicato per tutti imporrebbe maggiore buonsenso. Per quanto riguarda le mascherine, consiglio di leggere e di riportare correttamente le delibere, se non si vuole palesemente strumentalizzare. L’ordinativo di mascherine del 3 aprile è stato effettuato dal Comune in aggiunta alle dotazioni che già erano in possesso dell’Amministrazione comunale, uno stock in più che abbiamo voluto acquistare per dare due mascherine – e non una soltanto – a ciascun nucleo familiare. La distribuzione tra l’altro il 3 aprile era già pienamente iniziata. Mi fa piacere sottolineare che siamo stati il primo comune dell’area metropolitana a rifornire tutte le famiglie di mascherine, grazie a dispositivi acquistati direttamente e a tantissime donazioni. E dopo la consegna anche di quelle della Regione, siamo già in procinto di partire con un secondo giro di rifornimento per tutti i cittadini”.
“Raccomando pertanto, prima di volersi lanciare in polemiche strumentali, – conclude il sindaco – di approfondire di più gli argomenti trattati e di verificare sul territorio. Oppure, più semplicemente, basterebbe sentire i propri referenti a livello locale, a cui tutte le informazioni erano state ampiamente fornite in conferenza dei capigruppo”.