La preoccupante moda di mettere in giro attravero i social network notizie false, stavolta ha colpito il liceo Gobetti Volta di Bagno a Ripoli. Su un fotomotaggio con il logo della Città metropolitana, stamani, è stata annunciata la notizia di un caso di Coronavirus tra gli studenti dell’istituto superiore. Una vera fake new, fatta circolare anche su gruppi whatsapp, che ha messo in allarme ragazzi e genitori. “La Metrocittà vigilerà su forme di sciacallaggio volte a creare allarmi ingiustificati”, si dichiara in una nota dove si denuncia l’accaduto.
Anche il sindaco Francesco Casini è subito intervenuto direttamente con un post su Facebook: “Stamani sui social network e su whatsapp circolava un fotomontaggio con la notizia di un caso di Coronavirus nella scuola scuperiore Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli. È UNA NOTIZIA FALSA! Vi prego di verificare sempre le notizie attraverso i canali di comunicazione ufficiali perché le BUFALE, specie se veicolano allarmi infondati, possono essere dannose come un virus!”.
E proprio per fare chiarezza sul tema è stato organizzato un incontro pubblico sul Covid-19, promosso dalla Conferenza dei sindaci dell’area socio sanitaria Firenze Sud Est insieme all’Azienda Usl Toscana Centro. Lo scopo è fornire alla popolazione strumenti di conoscenza qualificati sul Coronavirus e sulla sua prevenzione.
L’appuntamento è per lunedì 2 marzo alle 17.30 alla Sala Ruah a Bagno a Ripoli (oratorio della Chiesa delle Pentecoste, via delle Arti 1). Saranno presenti Francesco Casini, presidente della Conferenza zonale dei sindaci e primo cittadino di Bagno a Ripoli e il dottor Renzo Berti, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Usl Toscana Centro e portavoce della direzione sanitaria regionale.
Sarà un momento di approfondimento utile per avere informazioni sulle peculiarità del virus, sugli strumenti di prevenzione da mettere in campo da parte di ogni cittadino e, non da ultimo, sui canali di informazione corretti da seguire per aggiornamenti qualificati sulla malattia. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Scusatemi ma questo incontro mi lascia molto perplesso.
Non conosco la Sala Ruah e la sua capienza, ma in un momento particolare dove si chiede a tutti una maggior accortezza ad incontrarsi, si invita l’intera cittadinanza (in teoria quante persone?) ad un incontro al chiuso in una sala che probabilmente non potrebbe contenere, l’intera popolazione.
Se non sbaglio, altri incontri programmati sono stati disdetti.
Cercherei altri modi per informare la popolazione, volantini scolastici, social,dispense da lasciare nelle cassette delle poste,nei bar, nelle edicole,radio, utilizzo dei social, ma sicuramente non inviterei mai la popolazione ad un incontro al chiuso.