Continua senza sosta da parte dei volontari della Vab di Bagno a Ripoli, coordinati dalla Protezione civile, la distribuzione delle mascherine ai circa 11.000 nuclei familiari del comune (2 per famiglia, una ai single). Una protezione per noi stessi e per gli altri che presto diventerà obbligatoria per usicire di casa. Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha annunciato un’ordinanza in merito appena saranno state distribuite gratuitamente, alla popolazione in tutta la Toscana i 10 milioni di mascherine appena arrivate.
Le mascherine consegnate dal Comune, frutto di donazioni e del lavoro di decine di volontarie armate di macchina da cucire, non sono usa e getta e possono essere riutilizzate. Molti, anche sui social, chiedono in che modo sanificarle per il riuso.
Queste le indicazioni fornite a QuiAntella alla Vab che le distribuisce.
Le mascherine si possono sanificare con gli spray sanificanti a base di alcol, che di trovano in farmacia, o con il vapore del ferro da stiro. Importante dopo la sanificazione lasciarle asciugare bene per non inalare i vapori. Va bene anche l’esposizione al sole per qualche ora.
Informazioni utili da parte della Vab:
– La consegna su tutto il territorio comunale è operata da personale VAB in divisa. Viste le domande di alcuni cittadini, si precisa che i volontari non sono armati, sono semplicemente dotati di radio di servizio.
– Per ogni nucleo familiare vengono consegnate 2 mascherine (1 per chi è solo), accompagnate da una lettera del sindaco e dalle istruzioni per l’utilizzo.
– Durante il recapito, il personale VAB non entra nelle abitazioni private ma aspetta fuori alla porta condominiale e/o della casa. Si raccomanda quindi di non fare entrare in casa nessuno al momento della distribuzione dei dispositivi.
– Non è richiesto nessun pagamento per la consegna delle mascherine.
– Se non si è in casa al momento della distribuzione, 1 mascherina viene lasciata nella cassetta della posta.
– Ci segnalano, purtroppo, casi di furti di mascherine direttamente dalle cassette della posta. Data la situazione di emergenza, si raccomanda a tutti la massima civiltà per fare in modo che soprattutto le persone più fragili e bisognose non rimangano senza mascherina.