Nonostante il divieto di celebrare funzioni religiose contenuto nel decreto del Governo firmato la notte scorsa, ribadito dalla espressa disposizione dell’arcivescovo Giuseppe Betori, stamani (domenica 8 marzo) all’Antella la messa è stata celebrata regolarmente. Il parroco, don Moreno, ha deciso – così avrebbe annunciato ai fedeli – di far scattare la sospensione delle messe da domani.
Una scelta personale, in contrasto con quanto indicato dallo stesso arcivescovo che così aveva scritto ai presti della diocesi: “Carissimi,
invito tutti i sacerdoti ed i religiosi ad attenersi alle norme dell’ultimo decreto del governo emanato questa notte in cui, all’articolo 2, lettera v, vengono sospese le celebrazioni liturgiche e ogni altra funzione religiosa – e quindi la celebrazione pubblica della Santa Messa – comprese le esequie, da oggi fino a nuove indicazioni (attualmente il decreto è in vigore fino al 3 aprile). Rimangano aperte le chiese per la preghiera personale, garantendo la possibilità di mantenere la distanza di un metro tra i singoli fedeli”.
Lo stesso cardinale Betori ha annullato la messa che proprio oggi avrebbe dovuto celebrare a Candeli come ultimo atto della sua visita pastorale prima della sospensione a data da destinarsi a causa dell’emergenza Coronavirus.
“Ho ricevuto la comunicazine solo alle nove, dopo aver già celebrato la prima messa – spiega don Moreno – La gente era già in Chiesa, non era stato possibile avvertirla della disposizione. Io non sono un militare che esegue gli ordini. Sono un pastore che risponde al suo popolo. C’erano anche tanti anziani che volevano la messa, qualcuno venuto anche da lontano: non potevo cacciarli dalla chiesa, che non è un cinema o un ristorante. Non sarebbe stata la scelta giusta”.