Cori, concerto, film: tutto quanto fa spettacolo… all’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri, diretto dalla dottoressa Elettra Pellegrino, che ierii si è trasformato in un palcoscenico in occasione delle feste.
A mezzogiorno medici, infermieri e personale sanitiario del reparto Oncologia, diretto dalla dottoressa Maria Simona Pino, ha offerto a paziente e famigliari, un momento di serenità. “Addobbati” con panni natalizi, hanno intonato in coro una serie di canzoni.
“Natale è anche l’occasione per fermarsi a riflettere – ha detto la dottoressa Pino, fra l’altro bravissima direttrice del coro -. Tutto l’anno cerchiamo di essere professionisti attenti. Qui, con le nostre voci, magari un po’ stonate, vogliamo andare oltre la cura e dare calore umano. E colorare il Natale con i colori dell’anima, per indicare tutti insieme una linea di speranza”.
In precedenza, nell’ingresso dell’ospedale l’associazione culturale Do.Me.A. (Donne nei mestieri delle arti), aveva allietato i visitatori con un concerto di musica operistica. Il programma è iniziato con un brano dalla Sonnambula di Bellini.
Ma non è finita qui. All’Annunziata è stato allestito un albero di Natale speciale “cinematografico” che in questi giorni è stato decorato con tanti biglietti dove medici, infermieri, malati, famigliari e tutti coloro che frequentano l’ospedale hanno lasciato scritti i titoli dei film più amati e fra questi i più votati saranno proiettati proprio in ospedale.
Nel pomeriggio di ieri l’esordio della rassegna “CineOspedaliera”, nel nuovo auditorium dell’Annunziata, con la prima proiezione: “La vita è meravigliosa” di Frank Capra.
L’idea che si realizza grazie al contributo della Onlus Santa Maria Annunziata e del Consiglio Regionale Toscano, con il Patrocinio dell’Ordine dei Medici e degli Infermieri di Firenze, vuol costituire una occasione di unione e “pausa” per chi vive l’ospedale. La cinematherapy oramai nota e praticata, indica come la visione di film crei sotto il profilo psicologico un “effetto pausa”, determinando uno stato di benessere riscontrabile a livello neurologico. Le neuroscienze hanno ulteriormente validato questa tesi (neurocinematics) arrivando a misurare gli effetti fisici durante la visione di immagini in movimento e rilevando miglioramenti.
L’ospedale Santa Maria Annunziata ha del resto da sempre una storia speciale centrata sull’importanza dell’arte in ospedale, sull’attenzione al mondo delle Medical Humanities, quale ospedale antesignano con il progetto “Un Ospedale Poetico” inaugurato tanti anni fa.
L’obiettivo è parlare a tutta la platea ospedaliera, costituendo quindi non solo per i malati, ma anche per i sanitari, i vari professionisti, i volontari, tutti coloro che operano nella struttura un momento di condivisione, di riflessione, di sostegno e vicinanza di gruppo per favorire il benessere e quindi anche la migliore prestazione assistenziale. Lo spazio ospedaliero si riapre e lo fa con dei pomeriggi speciali che nelle intenzioni vogliono diventare una buona abitudine. Pillole di avventura, coraggio, umorismo, rinascita e resilienza andranno a costituire la “Farmacia Cinematografica” di un ospedale attento alla centralità della persona.