Inaugurata stamani nel giardino dell’Isis Gobetti-Volta la scultura in bronzo “Lei” raffigurante una giovane donna seduta su una panchina rossa, con accanto un mazzo di calle, collocato al posto lasciato vuoto da una donna vittima di violenza. Un’opera che il Comune ha commissionato alla Fonderia Del Giudice donandola alla scuola per creare un nuovo luogo per dire no ai femminicidi e ad ogni forma di violenza contro le donne, proprio dove crescono ragazze e ragazzi, dove si impara ad essere liberi, a rispettare la libertà di chi ci sta accanto.
All’inaugurazione, accanto al sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, l’assessora alla Pace e ai diritti Francesca Cellini, la giunta, le rappresentanti della Commissione Pace e diritti, al preside Cavari e gli studenti, erano presenti le associazioni Ailo con la presidente Begga Leifsdottir Mensuali, Artemisia Centro Antiviolenza di Firenze con la presidente Elena Baragli, le rappresentanti di Nosotras Onlus e ACISJF con la presidente Anna Serena Velona, che hanno deposto sulla panchina alcune coperte di Viva Vittoria. Gli studenti del Gobetti-Volta, Ginevra e Alessandro, hanno offerto un toccante contributo con la lettura di brani sulla violenza contro le donne.
Il sindaco Casini ha spiegato che l’idea della scultura, disegnata da Sarah Del Giudice e realizzata dalla Fonderia della sua famiglia, è nata nei giorni in cui si compieva il femminicidio di Giulia Cecchettin. “Quest’opera – ha detto il sindaco – la vogliamo dedicare a Giulia Cecchettin, Giulia Tramontano e Giulia Giusti, quest’ultima giovane ripolese e studentessa di questa scuola vittima di femminicidio ormai 15 anni fa, e a tutte le donne e ragazze uccise dalla mano di chi diceva di amarle. Sarà un luogo della memoria, ma anche di lotta, per invitare tutti a non voltare la testa davanti a comportamenti aggressivi o soprusi che possono degenerare, con l’invito a parlare, denunciare, difendere la libertà delle donne”.
Nel pomeriggio piazza San Francesco, nel centro della frazione capoluogo, è diventata un’unica gigantesca coperta variopinta per dire no alla violenza sulle donne. Merito di circa 500 coperte di Viva Vittoria, il progetto anti-violenza nato a Brescia e ben presto approdato in riva d’Arno grazie ad Ailo Firenze, che dopo l’esperienza in piazza Santa Croce del novembre scorso è stata adesso protagonista di una trasferta a Bagno a Ripoli.
Il ricavato della vendita delle coperte sarà devoluto alle associazioni Artemisia Centro Antiviolenza di Firenze, Nosotras Onlus e ACISJF (Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane). Le coperte sono state realizzate da centinaia di donne e uomini di tutto il mondo. Un lavoro collettivo a cui anche la comunità ripolese ha dato un enorme contributo, con le coperte realizzate da Croce Rossa Italiana, Auser, Casa del Popolo di Grassina e singoli cittadini.
Durante l’iniziativa si è svolto il flash mob a passo di danza delle ballerine e dei ballerini della scuola The Dreamers Academy. Accanto alla musica e al ballo, i ballerini hanno proposto letture di brani e poesie dedicati alle donne, alla lotta contro la violenza e alla parità di genere.
In mattinata, l’Amministrazione comunale insieme allo Spi Cgil e all’Auser Bagno a Ripoli hanno fatto visita alle ospiti delle Rsa del territorio comunale, per donare un fiore, un mazzolino di mimosa, a tutte le donne.