Le sedute del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli saranno presto visibili in streaming su pc, tablet e smartphone. Ieri sera (martedì 25 ottobre) è stata approvata all’unanimità (circostanza che si verifica di rado) la proposta della consigliera del gruppo Cittadinanza attiva Sonia Redini “per ripresa audiovisiva e diffusione in diretta streaming delle sedute del Consiglio comunale sul sito web del Comune di Bagno a Ripoli”. L’installazione sarà effettuata nei prossimi mesi in occasione della riorganizzazione e ristrutturazione, decisa già da tempo, della sala consiliare.
“Dobbiamo tendere una mano ai cittadini che vogliono partecipare – ha detto Redini – Il Consiglio comunale è il luogo pubblico per eccellenza dove si trattano argomenti che interessano la collettività. Lo streaming è un modo per avvicinare i cittadini”. Tutti a favore i gruppi consiliari: Andrea Bencini (Pd): “E’ un’iniziativa per favorire la partecipazione diretta”. Paolo Sartoni (M5S): “Approviamo tutto ciò che avvicina cittadini alla cosa pubblica”. Il sindaco Casini ha ipotizzato di poter usare lo streaming anche per convegni o occasioni particolari. A richiesta anche per i matrimoni che si svolgono in Comune: “Magari con la produzione di di un video da dare agli sposi, vedremo se come dono o a pagamento”.
I costi dell’operazione sono stati illustrati dalla vicesindaca Ilaria Belli: circa 5.000 euro per una telecamera brandeggiate, in grado di puntare automaticamente su chi sta parlando in quel momento, altri 1.700 euro per licenza e 800 euro di start up. Oltre alla ripresa delle sedute è prevista la registrazione e la catalogazione come materiale d’archivio a disposizione.
L’argomento ha avuto anche un siparietto da cabaret, protagonista il consigliere Mari (Forza Italia). All’affermazione del consigliere Pier Luigi Zanella (Si), “Ne avevamo discusso anche in passato e tutti erano favorevoli”, ha replicato: “Falso che tutti fossero favorevoli. L’ex sindaco Bartolini si portava in aula il tegamino e durante la seduta mangiava: figuriamoci se voleva essere ripreso dalle telecamere!”.
Considerazione personale: lo streaming è di grande utilità ma, occhio, la possibilità di entrare in video nelle case dei cittadini (elettori) potrebbe scatenare fra i consiglieri una fiera delle vanità con allungamento degli interventi nel tempo e nel numero. Non sarebbe la prima volta.