«Con la modifica alla legge regionale con cui si introduce la possibilità per gli enti locali di conferire beni ed aree a comitati, privati riuniti o cooperative, sotto al vessillo della cooperazione di comunità in casi come quello della tenuta di Mondeggi a Bagno a Ripoli si apre la via al conferimento agli occupanti abusivi, con ciò legittimando l’illegittimo. Noi non ci stiamo»: a mettere le mani avanti è Forza Italia che stamani – col capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, il consigliere della Città Metropolitana Paolo Gandola e il capogruppo comunale di Bagno a Ripoli Alberto Acanfora – ha fatto il punto proprio sugli scenari apertisi con l’approvazione, nella scorsa seduta dell’Assemblea toscana della proposta di legge 406.
«In particolare il comma 6 – spiega Marchetti – vedo che va ad incidere sul punto d’interesse per quanto riguarda la tenuta di Mondeggi. Con esso la cooperativa di comunità acquisisce la fattispecie di impresa. E’ sufficiente che l’ente titolare inserisca l’immobile nel piano alienazioni e valorizzazioni e che questo venga approvato, per poi procedere al bando».
«Come noto – ha ricordato Gandola – l’ultima asta delle manifestazioni d’interesse sulla tenuta di Mondeggi è andata deserta nel marzo scorso malgrado il ribasso del 40% del prezzo base fissato in 9,5 milioni di euro per la villa medicea del ‘600, le case coloniche e 180 ettari di terreno agricolo. Se adesso la Città Metropolitana scegliesse di avvalersi di questa nuova possibilità introdotta dalla Regione, di fatto andrebbe a conferire un bene di così alto pregio alla ventina di occupanti abusivi riuniti sotto la sigla Mondeggi bene comune, Fattoria senza padroni che stanno lì senza titolo dal 2013, una eventualità che noi riteniamo del tutto inaccettabile. Anche la sentenza di assoluzione per gli occupanti emessa la scorsa settimana ci lascia sinceramente attoniti e perplessi. Al riguardo attenderemo le motivazioni per esprimerci, ma mi pare si stia percorrendo una strada del tutto fuori logica».
«Si andrebbe a legittimare l’illegittimità – considerano Marchetti, Gandola e Acanfora – anzi addirittura quasi a premiarla in una sorta di lussuoso tributo alla tenacia di aver continuato a occupare malgrado le diffide inerenti soprattutto la sicurezza».
«Ad oggi, per Bagno a Ripoli – attesta Acanfora – lo stato della tenuta di Mondeggi rappresenta una ferita per tutta la nostra comunità specie per lo stato di abbandono in cui versano la villa e tutti i terreni intorno. Dobbiamo procedere senza ritardo a regolare la situazione di occupazione. Quest’ultima non può essere avallata, ma si potrebbe invece ipotizzare un differente percorso sul modello degli orti sociali attraverso cui affidare una parte dei terreni da valorizzare al lavoro amatoriale dei cittadini che lo desiderino. Un’esperienza del genere è stata praticata in una grande capitale europea come Berlino, dove in una aerea dismessa del famoso aeroporto di Tempelhof sono stati creati dai cittadini degli orti sociali all’avanguardia. L’importante è in ogni caso che si rientri subito nella legalità ponendo fine all’occupazione».
Forza Italia apre alla battaglia: «Se una legge genera ripercussioni avverse, magari impreviste – riflette Marchetti – allora va corretta eliminando le intercapedini controverse. Questo può essere un caso». Marchetti, Gandola e Acanfora sono sicuri: «In uno stato di diritto non si premia chi è più bullo e opera al di fuori delle regole. Altrimenti si danneggiano gli onesti, e noi siamo convintamente dalla parte di questi ultimi».
Indipendentemente da ogni opinione politica, se quello che viene ipotizzato se avverasse, lo riterrei molto grave in quanto una vittoria dell’illegalità.