Non c’è un aumento di tasse (anche se prossimamente è probabile un ritocco della Tari) e non ci sono più, come negli ultimi due anni, i ristori governativi per la pandemia. Ciò nonosntate il Comune di Bagno a Ripoli mantiene invariati i servizi ai cittadini. Per fare fronte alle maggiori spese spese, anche per l’energia, si fa affidamente sulle entrate dalla lotta all’evasione fiscale, dalle nuove concessioni edilizie e dalle multe.
Complessivamente una manovra da circa 37 milioni di euro contenuta nel bilancio che il consiglio comunale ha approvato nell’ultima seduta dell’anno (a favore Pd e Cittadini di Bagno a Ripoli; contraria Cittadinanza attiva, astenuto il gruppo misto).
Il neo assessore al bilancio Enrico Minelli (la delega gli è stata passata dal sindaco dopo il suo passaggio dal Pd a Italia Viva) ha sottolineato come l’approvazione del documento sia avvenuta entro la fine dell’anno (Bagno a Ripoli è fra i pochissimi Comuni che centra questo obiettivo) e ne ha evidenziato la solidità grazie ad un basso indebitamento. “Un bilancio fortemente operativo – ha aggiunto il sindaco Casini – per i tanti interventi importanti previsti”. Critica Sonia Redini soprattutto per gli incassi dalle nuove previsioni edificatorie, l’incertezza sulla tariffa Tari e, a suo avviso, per la mancata condivisione con i cittadini.
Le entrate più significative del bilancio
Concessioni edilizie – Nel 2023 si prevedono proventi per 590mila euro (500mila per rilascio di nuovi permessi a costruire e 90mila per sanzioni). Nelle annualità 2024 e 2025, a seguito dell’approvazione del nuovo Piano operativo, che darà l’input a nuovi interventi e quindi ad una ripresa dell’attività edilizia, la quota di proventi ammonterà a 890mila euro.
Evasione fiscale – Nel 2023 si stima un’attività di recupero evasione fiscale per 1.636.200 euro.
Imposta di soggiorno – L’importo inserito in bilancio ammonta ad 201mila euro per il 2023, 221mila euro per il 2024 e 241mila euro per il 2025.
Addizionale comunale Irpef 0,8% – La previsione 2023 ammonta a 3.600.000 euro.
Multe – Le sanzioni per violazione al codice della strada sono state stimate in 1.200.000 euro.
Spazi mercatali – La previsione del nuovo canone è stata stimata in 470mila euro.
Parcheggi a pagamento – Nel 2023 il gettito è previsto in 98mila euro e destinato quasi completamente al finanziamento del Tpl (Trasporto pubblico locale) in compartecipazione con l’imposta di soggiorno.
La spinta a costruire purtroppo nasce anche dalla possibilità di far cassa con i proventi dei permessi edilizi, con ciò realizzando una comunanza di interessi con i proprietari delle aree interessate.
E così suolo prezioso viene consumato in modo irreversibile, non per reali necessità della popolazione, ma per questi interessi particolari ed effimeri.
Già, è la solita storia. Non trovo una risposta alla domanda: si tagliano il ramo dove stanno solo per pochi benefici. Ma chi glielo fa fare? È una coazione a ripetere della politica che ormai è ammalata alle radici. Ci sarebbe il rimedio, ma non vogliono ascoltare. Sarà peggio per tutti, compreso loro politici.