Il Comune si trasforma in… immobiliare e mette all’asta un podere con annessa grande casa colonica e tre locali deposito. Il pezzo pregiato è il “Podere le Corti” in via dei Colli, una stradina di campagna nella zona di Osteria Nuova.
Risulta composto da due edifici che costituivano l’antica abitazione agricola e relative pertinenze, oltre a resede e terreno a oliveta di 11.840 mq. Il fabbricato principale è a due piani fuori terra oltre a cantina interrata; il piano terra è nello stato originario, il piano superiore è parzialmente recuperato a livello strutturale; si compone di 11 vani oltre ad accessori. Il fabbricato secondario, di un piano fuori terra, si compone di un vasto locale di deposito con ripostiglio, oltre a porticato; il tutto parzialmente recuperato. La dotazione complessiva comprende anche un terreno fronte strada destinabile a parcheggio, di circa 1.700 mq. L’immobile risulta privo di impianti di riscaldamento e di produzione acqua calda. Il valore a base d’asta è fissato in 1.350.000 euro, l’offerta in aumento non potrà essere inferiore ad 67.500 euro. Il 27 dicembre, alle ore 13,30 in seduta pubblica, presso la sala consiliare del Comune di Bagno a Ripoli, si procederà all’asta in base al criterio del prezzo più alto rispetto al prezzo posto a base d’asta.
I tre locali deposito si trovano tutti in via Dante Alighieri a Grassina al civico 22/36. Il primo ha una superficie di mq. 19, e un valore a base d’asta di 19.000 euro; il secondo ha una superficie di 29 mq. e un valore a base d’asta di 44.000 euro; il terzo ha una superficie di 99 mq. e un valore a base d’asta di 45.000 euro. I tre fondi risultano tutti al piano seminterrato del fabbricato e hanno accesso dal piazzale condominiale retrostante che comunica con la strada tramite un breve tratto interno con cancello motorizzato. Lo stato di manutenzione è normale.
Per chi non lo sapesse si tratta della casa colonica che il Comune ha avuto in uso con l’istituzione dell’USL 10H nel lontano 1980 poi in proprietà con ASL 10, edificio che doveva diventare un Centro di studi sulla cultura contadina (con tanto di allestimenti museografici valorizzando i tantissimi oggetti e attrezzi agricoli ceduti da decine di famiglie contadine) ma le amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni hanno fatto di tutto per far fallire l’iniziativa con una progressiva inerzia: L’amministrazione Degli Innocenti avviò il progetto e i restauri della casa ma siccome le nozze non si fanno con i fichi secchi tutto col tempo è andato a ramengo fino all’Amministrazione Bartolini che mise fine al progetto togliendo all’edificio la destinazione museografica originale. E la scorsa estate la festa della ‘battitura del grano’ è stata delegata addirittura a un privato: Chi negli anni ha speso energie e soldi propri per raccogliere oggetti e attrezzi nemmeno viene avvertito ufficialmente e coloro che li affidarono per lo scopo museografico sono ormai passati nel regno dei più. L’edificio nel bando è dichiarato libero ma ospita oltre agli attrezzi agricoli per un museo mai nato, materiali di allestimenti dell’oratorio di S.. Caterina a Rimezzano, del Teatro Comunale di Antella, del Palio delle Contrade, degli Scout, dei Cacciatori. Insomma una colonica da molti anni ridotta a magazzino. Non voluta utilizzare, se non inizialmente, per attività didattiche pur minime e in spazi ristretti nonostante il mondo della scuola fosse destinato ai essere il principale fruitore. Complimenti al Comune di Bagno a Ripoli per la lungimiranza culturale.