Il Comune di Bagno a Ripoli fa causa al Ministero dell’Interno per recuperare una “fetta” di Ici relativa agli anni dal 2002 al 2009. In dettaglio si tratta di recuperare 128.330 euro non incassati per un’esenzione concessa dallo Stato agli immobili di categoria D (fabbriche, alberghi, banche, teatri). La vicenda, abbastanza complessa, si trascina da tempo ed ora il ricorso, presentato attraverso l’Anutel (Associazione nazionale degli uffici tributi degli enti locali) è arrivato davanti all’autorità giudiziaria. Per questo nei giorni scorsi il Comune ha scelto il professionista a cui affidare la difesa dei propri interessi. Si tratta dell’avvocato Davide Angelucci, di Roma, specializzato nella materia. La sua parcella sarà di 9.532,75 euro con la seguente specifica: € 4.438,52 per l’affidamento dell’incarico, così composto: € 2.000,00 per onorario,€ 600,00 per spese (comprensivo di € 500,00 nell’eventualità di presentazione da parte del professionista di motivata nota spesa sull’attività svolta), € 300,00 maggiorazione del 15%, € 759,00 per contributo unificato, € 116,00 per Cap 4%, € 663,52 per Iva; € 5.094,23 (euro 4.015,00 oltre Cap ed Iva) a titolo di onorario aggiuntivo da corrispondere solo in caso di esito favorevole della causa intervenuto in via giurisdizionale (riducibile ad € 3.806,40, omnicomprensivo di Cap ed Iva, qualora l’esito della causa avvenga in via stragiudiziale).
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