Da quasi dieci anni in Toscana il rosa è il colore del contrasto alla violenza sulle donne. Il Codice Rosa è infatti il particolare percorso del Pronto soccorso concepito per le vittime di violenza e di discriminazioni sessuali o di genere. La Rete regionale del Codice rosa opera in stretta collaborazione con la rete dei Servizi socio-sanitari del territorio e con le Istituzioni, in particolare per quanto riguarda il “Percorso Donna” con la Rete dei Centri antiviolenza.
Il Comune di Bagno a Ripoli partecipa al progetto come capofila per la zona socio-sanitaria Sud-Est gestendo uno stanziamento regionale pari a 34.090 euro.
«Il Codice rosa – affermano il Sindaco Francesco Casini e l’assessore alle politiche sociali Eleonora François – è ormai una realtà della nostra sanità regionale, un progetto di eccellenza che permette alle donne vittime di violenza di essere assistite anche nella fase post-ospedaliera, a livello sociale e psicologico. Accanto alla “corsia rosa” riservata nel Pronto soccorso del nostro ospedale, a Bagno a Ripoli abbiamo voluto predisporre risorse ulteriori per azioni specifiche che vanno a coprire tutte le fasi del servizio, dall’emergenza al reinserimento nella quotidianità.»
Le risorse destinate alla zona per sostenere il Codice rosa hanno permesso la gestione di una casa di seconda accoglienza per donne maltrattate, Casa di Nicoletta, dove sono attualmente presenti tre ospiti (stanziamento di o 17.129 euro). Donne che escono dalla prima fase di emergenza e non hanno più particolari necessità di protezione, ma aspirano semplicemente ad un ritorno alla normalità.
Un’altra parte dei fondi gestiti dal Comune di Bagno a Ripoli (6.961 euro) va invece a coprire gli interventi in emergenza, grazie ad una convenzione attivata con l’associazione Nosotras.
Infine, 10mila euro sono destinati a sostenere interventi di autonomia abitativa, sempre nell’ambito della delibera regionale per i fondi antiviolenza.