“Ora capisco perché le farmacie hanno tirato un sospiro di sollievo quando la Regione ha passato da loro a noi la distribuzione delle mascherine!”: lo sfogo arriva da un’edicola di Bagno a Ripoli. Anche oggi code, proteste, disagi e edicolanti che cercano di fronteggiare la strabordante richiesta rispetto all’offerta disponibile, fissando orari e regole che non tutti accettano di buon grado.
“A parte l’ aggravio di lavoro, il problema è che non si può stare in un clima di tensione continua – dice Brando Impallomeni, dell’Edicola Antella -. La gente che urla, che non è contenta, insulta, e che se la rifà con chi non c’ entra nulla, cioè l’ edicolante, che non chiede altro che fare il suo lavoro. Forse non si tiene conto che questa procedura se pur veloce, deve essere comunque fatta. Che a volte c’è chi porta la tessera di più persone, della mamma anziana o del figlio che lavora tutto il giorno. E non si tiene ancora conto che molte persone sono anziane e hanno più difficoltà. Una giornata da incubo per tante edicole. Facciamo un servizio per la collettività, che non viene apprezzato, riconosciuto. Ma forse non è chiaro ai più che è un servizio facoltativo!”.
“In questa situazione di emergenza virus – continua Impallomeni – c’ è un protocollo sicurezza da rispettare e far rispettare. Dalla fase 2 nessuno ha più la pazienza di aspettare. Non si può lavorare in queste condizioni, prendersi gli insulti perché un cliente tarda un attimo per scegliere la rivista, o perché si deve star dietro ad una persona con problemi di handicap, o per il fatto che si crei una lunga coda. L’edicola è, mi vien da dire era, anche un luogo dove si socializza, si consiglia un libro: ora non è più possibile. In questa situazione il cliente abituale, che vuole prendere il suo quotidiano e andare via, ha delle difficoltà”.
L’edicola Antella aveva fissato la distibuzione in due fasce: la mattina ai clienti che acquistano il giornale, nel pomeriggio a chi vuole solo le mascherine. “Lo scopo – spiega Impallomeni – era di favorire un migliore afflusso tra le due utenze, non ostacolando la clientela abituale che si vede costretta a fare la coda per acquistare il quotidiano. E invece anche per questo tensioni e insulti tra le due clientele. E non dimentichiamoci, ci tengo a dirlo, che l’ operatività è ed era già più difficile per le giuste e note disposizioni in materia di covid-19. Dobbiamo sempre stare attenti, vigili e non dimenticarsene. Per questo ho deciso che il servizio di distribuzione mascherine dalle 16 alle 18 andrà avanti fino a venerdì, poi sarà sospeso”.
Dello stesso avviso Martina Masi, titolare di Edicolandia, in via Chiantigiana all’Antella. “Questa distribuzione è abbastanza disastrosa. Abbiamo trovato la gente in coda dalle sei di stamani – dice – Alle 9 avevamo già finito le mascherine, come ieri. Ma oggi ne avevamo duemila a disposizione anziché mille. C’è chi arriva con le tessere sanitarie di tutto il condominio, una signora è arrivata perfino dalle Cure. Proteste di clienti abituali perché non le trovano, difficoltà e disagi. Così è difficile andare avanti. E’ chiaro che alle sei di mattina possono mettersi in coda solo i pensionati, così per dare una possibilità a tutti abbiamo deciso che da lunedì la distribuzione mascherine sarà effettuata dalle 10, altrimenti a qualcuno non toccheranno mai”.
Domani giorno di pausa: la domenica le mascherine non vengono consegnate alle edicole. Da lunedì il disordinato assalto ricomincerà.