La “rivoluzione” didattica alla scuola media Granacci di Bagno a Ripoli non solo è stata indolore, ma ha aggiunto nuovi stimoli per i giovani studenti, in un ambiente pieno di colore. Il progetto “Classi senza aule”, con i professori che stanno fermi e gli alunni che migrano da una stanza all’altra a seconda della materia da affrontare, come al’università, è partito lo scorso 15 ottobre (vedi articolo) e stamani è stato presentato ufficialmente al sindaco Casini e alla stampa.
Il progetto è sostenuto dall’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa (Indire). La scuola “Granacci” è tra le prime sul territorio metropolitano ad averlo adottato. Fondamentale è stato il contributo del Comune, che ha investito circa 50mila euro per la revisione funzionale degli spazi interni alla scuola e la realizzazione delle aule – laboratorio, una ventina in totale. È stato infatti necessario accorpare quattro aule attigue, modificare un percorso interno in un corridoio per agevolare gli spostamenti degli alunni tra una lezione e l’altra. Oltre all’acquisto degli armadietti per ciascuno studente.
“Il prossimo passo – spiega la preside, Amalia Bergamasco – sarà attezzare alcune stanze di uso collettivo per trasformarle in delle piccole agorà, con divani, tavoli di lavoro e biblioteca, dove gli studenti possono incontrasri e studiare. L’ambiente deve aiutare il cambiamento e l’innovazione. Il nostro progetto, inserito nel programma dell’Indire, sarà valutato attentamente. La prima fase di studio si concluderà nel 2020”.
La nuova organizzazione riscuote il favore dei ragazzi. Gli spostamenti vengono effettuati con rapidità e senza confusione. Le borse di tela in cui mettere i libri per le materie delle due ore successive, vengono giudicate una comodità. Rilevata solo un po’ di calca agli armadietti che, essendo sovrapposti, non permetteno l’accesso di due studenti contemporaneamente. Ma se questo è l’unico appunto…
“Il nostro territorio – dice il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini – si distingue da sempre per l’attenzione all’innovazione in campo didattico e la qualità dell’offerta scolastica, di altissimo livello in tutti i nostri istituti comprensivi. Il progetto della ‘Granacci’ è in linea con questa tradizione e lo abbiamo sostenuto con interesse e curiosità, le aule disciplinari introducono un nuovo modo di fare lezione e la risposta degli studenti per il momento è molto positiva. Un ringraziamento a tutto il corpo docente che sta affrontando questa nuova sfida con professionalità ed entusiasmo. Inoltre il prossimo anno provvederemo alla completa rimbiancatura interna ed esterna della scuola”.