I programmi del sindaco Francesco Pignotti e della sua giunta per Bagno a Ripoli, nel triennio 2025/27, sono stati approvati, ieri pomeriggio, dal Consiglio comunale. Un esito scontato che, però, ha riservato un colpo di scena politicamente clamoroso al momento del voto.
Bilancio di previsione e Documento unico di programmazione hanno ottenuto il “sì” da parte della maggioranza (Pd e Bagno a Ripoli al Centro), ma hanno convinto anche una parte dell’opposizione: i tre consiglieri di Fratelli d’Italia, che confermano il loro atteggiamento non pregiudiziale tenuto fin dall’inizio del mandato. Unico voto contrario da Cittadinanza attiva.
Il sindaco Pignotti ha sottolineato come uno degli aspetti più caratterizzanti del bilancio di previsione è l’aver mantenuto invariate tutte le tariffe, senza riduzione dei servizi offerti ai cittadini, nonostante il taglio di fondi ai Comuni deciso dal Governo.
Michele Barbarossa, capogruppo di FdI, ha fatto precedere il voto favorevole del suo gruppo da una tirata di orecchie all’Amministrazione comunale, alla quale ha chieso maggiore attenzione alle spese. Barbarossa ha fatto alcuni esempi di sprechi: i soldi spesi per il progetto di ampliamento della scuola Redi, recentemente cancellato, e le spese legali nel contenzioso con alcuni cittadini sul parcheggio del Viola Park. “C’è della miopia prospettica”, ha concluso.
Molto critico, invece, l’intervento di Sonia Redini che ha elencato una serie, a suo avviso, di contraddizioni dell’Amministrazione comunale sul trasporto pubblico, sulla cancellazione dei progetti di alcune piste ciclabili, sui problemi aperti con Autostrade, sulla partecipazione dei cittadini alle scelte. Inoltre “il sindaco si presenta come un mago: stessi servizi con meno soldi”, ha chiosato la consigliera.
“Io non sono un mago, ma lei è una chiaroveggente se già è in grado di prefigurare come attueremo progetti e programmi che ancora neanche noi sappiamo come faremo”, ha replicato Pignotti.
Interventi a favore del bilancio dai capigruppo del Pd, David Stinghi, e Bagno a Ripoli al Centro, Riccardo Forconi.
Poi la votazione, con l’ok di Fratelli d’Italia che ha lasciato sbigottiti sindaco e assessori (e non solo loro).
Beh, il fatto che la giunta abbia ammesso di non sapere come mantenere i soliti servizi con meno risorse, come riportato nell’articolo, in effetti lascia perplessi e fa pensare che non ci sia una strategia. Come cittadini non dovremmo essere posti di fronte a maghi o peggio esser costretti a fare i chiaroveggenti. Le previsioni di bilancio, per quanto ovviamente non precisissime dovrebbero descrivere delle linee chiare. Non ero presente alla riunione perciò non posso giudicare i dettagli. Giusta tirata di orecchie di FdI su certi temi.
Non so dove abbia letto che “la giunta ha ammesso di non sapere come mantenere i soliti servizi con meno risorse”. Non certo nell’articolo, perché non vi è scritto dato che l’ammissione a cui lei fa riferimento è una sua fantasia.
“aver mantenuto invariate tutte le tariffe senza riduzione dei servizi offerti ai cittadini nonostante il taglio di fondi ai comuni deciso dal governo” . Da questo passo evinco che ci sono meno risorse.
Meno risorse dal governo non significa meno risorse per i servizi ai cittadini. Icapitli di spesa sono molti. Si possono recuperare somme da altri settori o incrementare le entrate proprie. I Comune fanno delle scelte.
Per mantenere gli stessi servizi degli scorsi anni sono sicuramente necessari più soldi (i costi dei servizi aumentano in virtù di istat e rinnovi contrattuali). Potendo contare su meno trasferimenti statali, le amministrazioni comunali possono spostare risorse da altri capitoli di spesa (rispetto agli ultimi bilanci), accedere a linee di finanziamento diverse (ad esempio in questi anni le risorse PNRR stanno aiutando molto in alcuni settori) oppure possono aumentare gli introiti con tasse dirette o indirette. Ovviamente trovate le risorse poi le amministrazioni decidono le priorità su cui utilizzare i soldi.
Leggo ancora testualmente la risposta data ad altra parte politica “lei è una chiaroveggente se già è in grado di prefigurare come attueremo progetti e programmi che ancora neanche noi sappiamo come faremo” . Beh, se loro stessi non sanno cosa devono fare allora non si sa quali siano i programmi e conseguentemente le spese necessarie. Io forse ho le fantasie ma implicitamente si percepisce questo messaggio. Saluti.
Percepisca ciò che vuole, è un suo diritto, ma non attribuisca all’articolo conclusioni che sono sue.
Certo, indubbiamente sono mie conclusioni confermo per chiarezza. Certamente mi sono espressa male in principio, la cortesia e la gentilezza sono la base del mio agire, ci mancherebbe Matteini! Colgo l’occasione anzi per augurarle un sereno Natale. Spero di pace per lei, per i miei concittadini ma soprattutto per questo mondo pieno di inutili guerre, causa di ogni povertà.