In Italia ci sono 14 nuovi Cavalieri della Repubblica. Uno di questi è un cittadino di Bagno a Ripoli: Matteo Micheli, che vive a Ponte a Ema, e lavora per la Regione Toscana come esperto di sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro.
L’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferita dal Capo dello Stato, gli è stata consegnata ieri durante una cerimonia in Prefettura a Firenze, dal prefetto Valerio Valenti e dal presidente del Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, Francesco Conti. Il riconoscimento viene assegnato a chi si è distinto per impegno e qualità professionali nella propria vita lavorativa o per aver operato con particolari fini sociali e umanitari. A Matteo Micheli sono arrivare le “congratulazioni più sincere” da parte del sindaco Francesco Casini attraverso un post su Facebook.
“Non ho idea di come sia partito l’iter per questo riconoscimento – speiga un po’ sorpreso Micheli – La Prefettura mi ha avvisato in agosto. Colgo questa occasione per dichiarare che sono disponibile a mettere la mia esperienza e la mia competenza in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro a disposizione dei miei concittadini e del mio Comune. Dobbiamo aiutare le aziende a capire come funziona la prevenzione degli incidenti sul lavoro. Solo se facciamo rete e ci facciamo trovare preparati possiamo fronteggiare problemi e difficoltà”.
Questa la motivazione ufficiale dell’onorificenza per Matteo Micheli: “Forte di una considerevole esperienza in tema di sicurezza e salute sul lavoro maturata nel corso degli studi e della sua carriera, trasmette le sue conoscenze agli studenti del Cespro dell’Università degli Studi di Firenze dal 2010. Ha svolto con successo importanti ed autorevoli incarichi, in particolare, è tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro dal 2007 e promuove attività di tutela dei lavoratori orientate alla collaborazione, adottando con profitto iniziative basate sull’andragogia (disciplina che studia l’apprendimento e l’educazione degli adulti ndr)”.
Attivo a Bagno a Ripoli l'”infermiere di famiglia e comunità”