Il ruolo del Consiglio comunale è il tema centrale di un documento politico distribuito a tutti i consiglieri durante l’ultima seduta (lo scorso 26 luglio) da Sonia Redini, esponente di “Cittadinanza attiva”. Il documento ha preso lo spunto dalla recente uscita di un gruppo di iscritti al Pd, fra i quali due consiglieri comunali, considerandolo un fatto di “positiva novità”.
“Da molto tempo andiamo dicendo che questa Amministrazione considera il Consiglio comunale come un fardello piuttosto che come una risorsa; eppure, esso rappresenta tutte le forze politiche elette dai cittadini, quindi, i suoi suggerimenti non potrebbero che rafforzare l’azione della giunta e del sindaco – afferma Cittadinanza attiva – Invece questi ultimi mostrano un assoluto disinteresse per quello che dovrebbe essere l’organo centrale, il cuore della democrazia locale, da cui trarre la loro forza, la loro legittimazione”.
Secondo il gruppo di opposizione “La maggioranza assoluta porta il sindaco ad imporre una metodologia di lavoro e di vita del Consiglio, non come occasione di dibattito, ma di meccanica approvazione di decisioni prese altrove: decisioni non partecipate dagli stessi consiglieri di maggioranza, svilendone ruolo e dignità”. E qui si innesta un’apertura ai tre consiglieri dissidenti (oltre ai due fuoriusciti, Franchini e Briziarelli, c’è anche Zanella, passato da tempo a Sinistra italiana): “Speriamo che questa nuova situazione politica – si legge ancora nel documento – possa essere un nuovo lievito, per promuovere la partecipazione alla cosa pubblica, affinché la politica torni tra i cittadini e il ruolo del politico sia inteso, davvero, come servizio alla comunità e limitato nel tempo. C’è qualcosa di nuovo e dobbiamo avere occhi nuovi per guardarlo e cercare un cambiamento. Per tutto ciò, siamo pronti con la nostra passione, il nostro sapere e le nostre esperienze a costruire insieme un percorso nuovo, al servizio dell’Uomo-Cittadino e dell’identità progressista”.
Nella stessa seduta il problema del coinvolgimento del Consiglio comunale è stato sollevato anche da Zanella in relazione al progetto Jumbo bus sul quale ha chiesti chiarimenti e delucidazioni al sindaco Casini. Le informazioni arrivate hanno soddisfatto sul piano tecncio Zanella, che però ha chiesto in futuro un maggior coinvolgimento del Consiglio sulle scelte. Tesi contestata con decisione dal sindaco: “Il Consiglio counale deve porre all’attenzione della giunta il problema di un miglior collegamento di Bagno a Ripoli con il centro di Firenze, se poi si fa con un autobus a gas, a benzina o elettrico, queste sono scelte che spettano alla giunta”. Due visioni del governo cittadino difficilmente conciliabili.