Cittadinanza attiva e M5S: “La messa in sicurezza di via di Rosano prima di qualsiasi nuovo ponte”

La frana che qualche settimana fa ha prima interrotto e poi “dimezzato” via di Rosano arriva in Consiglio comunale. Il tema sarà affrontato nella seduta di lunedì 26 marzo (ore 20.45, sede della Biblioteca comunale) in seguito ad una interrogazione presentata dai gruppi Cittadinanza attiva e M5S. “Le piogge intense di questo periodo hanno messo in luce la fragilità di un punto, nel nostro territorio comunale, che reclama un’attenzione maggiore”, affermano i consiglieri Sonia Redini e Paolo Sartoni. Nell’interrogazione si ricorda che il tratto di scarpata franato sulla carreggiata tra Vallina e le Gualchiere, era già stato stato interessato da un fenomeno analogo nel 2014. Anche in quel caso i riflessi sul traffico furono pesanti.

“L’intervento che aveva effettuato allora la Provincia si è rivelato non risolutivo, perché la frana di inizio marzo si è verificata nel medesimo punto, dove finisce l’opera di contenimento del versante – affermano i due consiglieri, ricordando che proprio in questi giorni è stato prolungato di un mese il provvedimento di senso unico alternato – Lì sono entrambi i versanti, a monte e a valle della strada, ad essere in precarie condizioni di stabilità e sono necessarie delle verifiche tecniche, geologiche e geotecniche, per capire quali interventi mettere in campo”.

Cittadinanza attiva a M5S spostano quindi l’obiettivo sul progetto del famoso o famigerato, a seconda dei punti di vista, doppio ponte di Vallina. “Vogliamo dissipare i dubbi di coloro che pensano che, se ci fosse stato il viadotto di Vallina, non si sarebbero verificati disagi – si afferma nell’interrogazione – Magari, con un ponte fra le due sponde si sarebbe potuto dividere in due il traffico a Quintole, per coloro che dovevano andare verso viale Europa, ma le code, comunque, sarebbero state alle Sieci e a Compiobbi. In ogni caso, con il nuovo ipotizzato riassetto della viabilità, e facendo confluire il maggior traffico sulla via di Rosano, quel tratto va messo in sicurezza, con o senza viadotti. La messa in sicurezza deve precedere qualsiasi ponte”.