La continuità del presidio della comunità Mondeggi bene comune è tutelato dalla concessione di buona parte dei terreni in comodato gratuito fino al 2026, come stabilito nel febbraio scorso (vedi articolo). Non è necessario abitare sul posto come facevano i contadini nell’800. E’ questa la risposta che arriva dalla Città Metropolitana alla preoccupazione degli occupanti della colonica Cuculia, ai quali è stato chiesto di lasciare l’immobile entro la fine dell’anno per permettere i lavori di ristrutturazione (vedi articolo). Trovare una sistemazione abitativa nella zona di Bagno a Ripoli per la ventina di persone che vivono a Cuculia – replicano gli occupanti -, non è semplice e, soprattutto, non è economico.
Intanto l’impresa incaricata dei lavori ha iniziato la demolizione del capannone agricolo che sorge accanto alla colonica (come si vede nelle foto). Operai erano al lavoro anche oggi, domenica, impegnati nello smontaggio del tetto. Successivamente verranno abbattute le pareti. Il capannone sarà ricostruito a poca distanza.
Maestranze al lavoro anche alla colonica Pulizzano (fa parte del lotto affidato alla stessa ditta) che si affaccia su via di Pulicciano. Secondo quanto si legge sul tabellone con i dati di legge, la ristrutturazione di questa casa dovrebbe concludersi entro marzo 2025. Era l’immobile in migliori condizioni e, probabilmente, sarà il primo ad essere completato. Gli occupanti di Mondeggi puntavano su Pulizzano come volano per spostarsi da Cuculia.
Il problema – fanno sapere dalla Città Metropolitana – è che non hanno titolo per ottenere quella abitazione. C’ è il riconoscimento dell’attività sociale svolta in questi anni dalla comunità e presto sarà avviato il processo di coprogettazione della attività che dovranno trovare sede nella tenuta di Mondeggi e in tutte le coloniche. Varrà fatto un bando pubblico per l’assegnazione al quale l’Aps Mondeggi bene comune, recentemente costituita, potrà partecipare, ma niente assicura che sia Pulizzano l’immobile a loro destinato.
Intanto martedì scorso la Soprintendenza ha dato l’autorizzazione a smontare i resti di antichi muri emersi durante lo scavo per l’auditorium, nella villa medicea (vedi articolo). Ritrovamenti considerati non di valore archeologico museale. I resti sono stati fotografati e catalogati. Ora le pietre saranno smontate e spostate in un deposito, così i lavori all’interno della Villa di Mondeggi potranno riprendere a pieno ritmo.