Una donna lascia sulla bara una rosa; un uomo la sciarpa della Fiorentina, di cui Novella era tifosa; una bambina allunga la mano e accenna una carezza. Sul feretro è stata appoggiata una bella foto di Novella, con l’espressione dolce e lo sguardo intenso: “Era la sua preferita”, svela il marito Riccardo.
“Sei stata la regina delle nostre giornate, ci lasci in eredità un tutorial per affrontare la vita”: così le amiche hanno ricordato, con la voce rotta dal pianto, Novella Calvelli, scomparsa giovedì scorso all’età di 52 anni (vedi articolo). Stamani i funerali nella grande sala dell’Acli di Grassina. Troppo piccola la chiesa di San Michele Arcangelo per contenere tutta la gente che ha voluto dare l’ultimo saluto a lei e stringersi intorno al marito Riccardo Matteuzzi, alle figlie Elisa e Inge, alla mamma Laura.
“E’ un ricordo straziante, Novella era parte di noi – ha detto Giovanni Baldi, presidente dell’Acli -. Sempre sorridente e positiva. Una madre combattente che ha avuto una vita che non le ha risparmiato niente”. Il rito funebre è stato celebrato dal parroco don Renato Barbieri. L’amministrazione comunale era presente col vicesindaco Francesco Conti (il sindaco Pignotti è all’estero per una missione istituzionale) e l’assessora Paola Nocentini. Presente anche l’ex sindaco Francesco Casini, molto legato alla famiglia Calvelli.
“Novella, siamo stati insieme 25 anni, ma continuerai ad esserci. Sei dentro di noi, me e le nostre bambine – sono state le toccanti parole di Riccardo alla moglie -. Novella sorrideva sempre a tutti, anche quando stava male, ci dava una forza immensa, era un suo pregio bellissimo. Aveva forza e grinta. Ciao amore mio, ti amerò per sempre”.