«20 bottiglie di plastica fanno una felpa in pile. 800 lattine si trasformano in una bicicletta. 37 lattine diventano una caffettiera»… Sono alcune delle informazioni contenute nella campagna lanciata da Alia Servizi Ambientali SpA “Chiudi il cerchio – La raccolta differenziata ti appartiene” a cui ha aderito il Comune di Bagno a Ripoli con un apposito patrocinio.
Nelle prossime settimane, gli spazi delle pubbliche affissioni ospiteranno i poster realizzati dalla società partecipata che si occupa di raccolta differenziata e trattamento dei rifiuti, con l’obiettivo di promuovere le buone pratiche di riciclo e riuso che sono proprie dell’economia circolare. Con questo concetto, promosso e incoraggiato dalle istituzioni europee, si intende identificare un sistema in cui niente si butta perché ogni cosa torna materia “prima seconda”. La campagna vedrà la calendarizzazione di affissioni con manifesti concordati con l’Amministrazione comunale secondo la disponibilità degli spazi.
“Sono senza dubbio centrali nel nostro lavoro – ha commentato il neo presidente di Alia, Nicola Ciolini – i servizi e la programmazione impiantistica, ma rimangono fondamentali consapevolezza e collaborazione dei cittadini, principali protagonisti della vera messa a terra dell’economia circolare. E proprio con campagne come «Chiudi il cerchio» vogliamo stimolare il contributo di tutti nella corretta differenziazione dei rifiuti, che permette l’effettivo avvio a riciclo dei materiali”.
“La difesa dell’ambiente – dichiara il sindaco Francesco Casini – passa prima di tutto dalle buone pratiche quotidiane che ciascuno di noi è tenuto ad adottare. Ben vengano quindi iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’economia circolare, che è il futuro verso cui stiamo puntando anche a Bagno a Ripoli”.
“La nostra amministrazione comunale – aggiunge l’assessore all’ambiente Enrico Minelli – sta procedendo decisamente verso la ‘circolarità’ del ciclo dei rifiuti. Lo abbiamo fatto col passaggio di tutto il territorio comunale al ‘porta a porta’ e lo faremo sempre di più anche nel nuovo anno, con l’arrivo di nuovi cestini per la differenziata e il progetto di cassonetti interrati”.
tutto bello, tutto giusto ….. o quasi. Mi spiego, se, come dice la pubblicità è giusto riciclare perché si possono fare dei prodotti come le felpe, i piumini, le biciclette ecc., i casi sono due, o i prezzi della raccolta porta a porta, quindi migliore, parola dell’assessore Minelli, li sostengono le aziende che poi si occupano della produzione dei prodotti con materiale riciclato, cosa che accade in Germania, anche se qui non viene detto, oppure detti prodotti dovrebbero avere un prezzo altamente popolare, in quanto non utilizzano materie prime, in questo modo si contribuirebbe ancora di più alla raccolta differenziata. Lo dico per un motivo molto semplice, andiamo a fare la spesa, e, per motivi di anti taccheggio le confezioni sono sempre più grandi, dobbiamo decidere di aprire certi imballaggi solo nei giorni addetti, per non tenere in casa sacchi enormi di nettezza, infine la tassa annua che paghiamo è sempre più onerosa, poi così, tranquillamente ci elencate cosa si fa con i rifiuti che per rispetto dell’ambiente dobbiamo differenziare. Ma noi quando saremo rispettati?