Tutto era iniziato nel 1953, quando Roberto Gandi si era munito di una ruota da arrotino e aveva iniziato a girare per Bagno a Ripoli, affilando coltelli. E tutto terminerà il prossimo 30 dicembre, 70 anni dopo, quando il figlio, Andrea Gandi abbasserà per l’ultima volta il bandone della storica ferramenta.
Sulla vetrina del negozio in via Roma, proprio nel centro del capoluogo, da qualche giorno campeggia un manifesto che annuncia una liquidazione totale per cessazione attività con sconti dal 30 al 70 per cento.
I clienti entrano e avviano la maccina del tempo: “Mi ricordo del tuo babbo… Ti ho visto bambino… Sono venuto qui tante volte, e ora?…”. Ma Andrea ha deciso: “Ho raggiunto l’età della pensione e ho deciso di smettere. Ho provato a trovare qualcuno interessato a rilevare questa attività ma non si è fatto avanti nessuno. Eppure, nonostante le vendite online e la grande distribuzione, il lavoro c’è, i clienti non mancano. Ora affitterò il fondo, spero non rimanga vuoto, qualcosa ci verrà”.
“Mio padre iniziò come arrotino – ricorda Andrea -, poi insieme a mia madre, Olga Torelli, aprì un piccolo negozio di ferramenta vicino a dove oggi c’è la pasticceria Maioli. A quei tempi Bagno a Ripoli era un borgo contadino: il babbo vendeva zappe, vanghe, concimi. Dopo qualche anno si trasferì in un locale più grande e, infine, nel 1961, si spostò in questi ambienti. Io ho iniziato a lavorare in negozio nel 1980, sono passati tanti anni… Era il momento di andare in pensione”.