L’operazione “Giardini d’inverno” è andata a buon fine. I chioschi-bar al parco della Resistenza di Antella e al parco urbano di Grassina non chiuderanno con la fine della bella stagione. La sociatà MY Reverse, della famiglia Tampieri, che si era aggiudicata il bando per i chioschi estivi (e che da due anni gestisce la club house del Match Ball a Candeli), ha partecipato anche al “rilancio” che l’Amministrazione comunale ha voluto fare sull’autunno-inverno con il bando “Giardini d’Inverno”, “volto a favorire la frequentazione dei luoghi all’aperto come buona pratica sia dal punto di vista relazionale che di benessere psico-fisico”.
Ieri la commissione del Comune ha valutato la loro proposta (l’unica arrivata) e l’ha ritenuta valida. La nuova concessione dei chioschi va dal primo novembre al 30 aprile ed è valida per tre anni (2024/25-2025/26-2026/27), con possibilità di rinnovo per ulteriori due anni (2027/28-2028/29). I due chioschi saranno aperti dal venerdì alla domenica, l’orario è ancora da definire.
Oltre all’attività di somministrazione di bevande e alimenti, il concessionario dovrà prevedere una programmazione culturale, ricreativa e sportiva. Le attività culturali dovranno essere ad accesso libero e gratuito. I gestori dei chioschi dovranno inoltre provvedere a interventi di pulizia, vigilanza, piccola manutenzione, potatura e taglio dell’erba dell’area data in concessione e di quella circostante.
“Crediamo molto nel valore di far vivere giardini e parchi per cittadini di tutte le età – commenta il sindaco Francesco Pignotti – I chioschi aperti costituiscono un presidio di sicurezza e vivibilità che, dopo il buon andamento in estate, abbiamo voluto riproporre anche nei mesi invernali”.
“Vogliamo favorire la socializzazione fra le persone – aggiunge l’assessora alla sviluppo economico Paola Nocentini – e farlo all’aria aperta fa bene anche alla salute. I nostri giardini saranno animati da varie iniziative culturali e sportive. Prolungare l’attività dei chioschi è stata una precisa richiesta di tanti cittadini”.
Ma a Bagno a Ripoli capoluogo non co pensate mai nessuno! Paese abbandonato