
Tanti colleghi della Nazione e di altre testate, ex compagni di scuola, amici e conoscenti hanno affollato la chiesetta di Santo Stefano a Paterno, in via di Terzano, per l’ultimo saluto a Simone Nozzoli, spentosi mercoledì all’età di 61 anni (vedi articolo).
Un abbraccio collettivo, di chi ha conosciuto Nozzoli, alla moglie Tiziana, al figlio Andrea, alla mamma Franca, alla sorella Caterina e alle nipoti, tutti schiacciati da un dolore opprimente.

A celebrare il rito funebre don Fabio Masi, che ha ricordato come Simone fosse una persona che “aveva sete di vita”. Poi le testimonianze sul giornalista, sul compagno di classe o semplicemnte sull’amico conosciuto giocando a golf.

“Diamoci un abbraccino cuore a cuore, come dicevi sempre tu”, così ha chiuso il proprio ricordo del babbo, il figlio Andrea, con la voce incrinata. Un ritratto struggente di Simone è stato tratteggiato dall’amico fraterno Paolo Chirichigno, caporedattore centrale de La Nazione: “Un professionista esemplare, un collega gentile, un padre e marito affettuoso”.
Luigi Caroppo, capo della redazione di Prato, ha portato il cordoglio della redazione dove Simone lavorò nei suoi primi anni al giornale.

Presenti i due ex sindaci di Bagno a Ripoli, di cui Nozzoli era da molti anni cittadino, Luciano Bartolini e Francesco Casini, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, Giampaolo Marchini, il presidente dell’Ussi Toscana, Franco Morabito.
La salma di Simone Nozzoli sarà tumulata nel cimitero di Quarto.