Conservazione del paesaggio contro trasformazione governata. Il dibattito in Consiglio comunale sull’adozione del piano attuativo in variante al regolamento urbanistico e al piano strutturale, per la realizzazione del centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli, ha messo in evidenza due visioni opposte sulle sviluppo di un territorio. A duellare (verbalmente) il sindaco Francesco Casini e la consigliera Sonia Redini (Cittadinanza attiva), l’unica ad aver votato contro il progetto.
Posizione scomoda quella di Redini. Votando contro il Centro sportivo viola si è attirata gli strali di tanti tifosi, al di là delle motivazioni esposte. “Non è facile prendere offese sui social, come quando abbiamo presentato l’esposto alla Prefettura sull’operato del sindaco”, ha esordito. D’altronde si sa, i social sono una giungla e i termini offensivi si sprecano, come ben dimostrano anche alcuni esponenti della lista cui appartiene la consigliera, abituali commentatori senza rispetto dei pareri altrui.
Redini ha fatto una requisitoria puntuale e appassionata dell’importanza, a suo avviso, di mantenere intatto il Pian di Ripoli: “Vorremmo vedere una consonanza tra il piano attuativo e i nostri valori – ha detto – Noi ci poniamo nell’ottica di capire quali sono benefici per la comunità di Bagno a Ripoli: questo guida il nostro voto. E non vediamo benefici ma solo elementi critici con grossi costi. Si modifica in modo permanente la destinazione di suolo inedificato in zona di vincolo paesaggistico. E’ un’operazione immobiliare rischiosa per il territorio, che ci restituisce solo delle mance. Viene compromesso in modo irreversibile il territorio per le giovani generazioni che ci chiedono di cambiare politica. Il nostro piano strutturale non voleva la saldatura con Firenze, dovevamo discutere su questo. Rischioso assegnare a quell’area una funzione diversa da agricola, lasciamo spazio di manovra al privato. Il degrado nell’area ex Enel l’ha portato la Fiorentina, con l’acquisto e poi il fallimento di Cecchi Gori, e ora e sta solo rimediando. Si cancella suolo fertile. Perdiamo patrimonio paesaggistico. Non ci sono previsioni documentate su benefici economici e occupazionali”.
Non meno sentita la replica del sindaco Francesco Casini, che, innanzi tutto, ha voluto replicare alle accuse di aver gestito tutto in proprio scavalcando il processo democratico (“Un one man show” lo ha definito il consigliere Acanfora di Forza Italia).
“Niente di antidemocratico nel mio comportamento – ha affermato il sindaco – Chi ha ricevuto l’esposto mi ha detto che non c’è nulla da rilevare. Ricordo che il sindaco è un organo istituzionale e rappresenta il proprio territorio. Io non ho preso alcuna decisione: tutto avverrà attraverso un percorso istituzionale secondo le norme. Deciderà il Consiglio comunale”.
Poi è passato a controbattere punto per punto le critiche al progetto del centro sportivo: “E’ una grande oportunita per Bagno a Ripoli e i comuni vicini – ha detto -. La pianificazione urbanistica non è non fare niente. Bagno a Ripoli non è una cittadina medievale da mantenere intatta, si è sviluppata recentemente anche se non tutto è stato fatto bene in passato. Il problema non è stare fermi, ma come si fanno le cose. Le ricadute per il territorio e la comunità sono evidenti: allargamento di via del Padule con realizzazione di una corsia pedociclabile su fascia di terreno ceduto dalla Fiorentina; riasfaltatura completa di via del Padule e via Villa I Cedri a spese della Fiorentina; telecamere di sorveglianza per la zona; recupero di un’area degradata con un centro di eccellenza; oltre a 2,5 milioni di euro di oneri vari che la società viola verserà al Comune. Inoltre la Fiorentina si è mostrata disponibile a studiare convenzioni con le realtà del territorio, per esempio per attibità di sport integrato, tenendo, tuttavia, conto che stiamo parlando di un centro sportivo per professionisti”.
L’assessore Paolo Frezzi ha ricordato che per quanto riguarda i circa 6 ettari dell’area ex Enel, la previsione urbanistica riduce dal 50% al 15% la possibilità di superficie coperta. Perplessità sull’aver optato per la monetizzazione anziché su opere pubbliche di compensative è stata espressa dal consigliere Gregorio Martinelli (Lega).
Insinuante il consigliere Acanfora: “Vedremo se gli introiti ricadranno su tutta la comunità e non solo sui soliti noti”. Ma, ovviamente, non ha avuto il coraggio di fare nomi. Troppo facile così, caro Acanfora…
La validità del progetto è stata difesa dai consiglieri di maggioranza. “Limitare il consumo di suolo non significa fermare lo sviluppo della società”, ha detto Sandra Baragli (Pd). Secondo Riccardo Forconi (Cittadini di Bagno a Ripoli): “I benefici dell’insediamento saranno molteplici. Già oggi le agenzie immobiliari della zona hanno aumentato gli appuntamenti di possibili clienti per locali sfitti, proprio in vista dell’arrivo del centro sportivo viola. Sono decenni che quell’area è sempre così: forse il futuro è oggi”. “Altri comuni sono invidiosi di questa nostra opportunità – ha sottolineato Edoardo Ciprianetti (Pd) – Non sarà una passerella per una persona, ma per tutto il comune di Bagno a Ripoli”.
Alla fine hanno votato a favore i consiglieri di Pd, Cittadini di Bagno a Ripoli, Forza Italia, Lega; contro la consigliera di Cittadinanza attiva.
Interessante il passaggio in cui il sindaco dichiara che chi ha ricevuto l’esposto gli ha detto che non c’è niente di rilevante…
Avevve avuto questa confidenza sarebbe un favore non da poco, forse un abuso d’ufficio
Francamente sono allibita.
Terreni che erano agricoli e che valevano pochi spiccioli. Adesso con il cambio d’uso hanno quintuplicato il suo valore.
Questo non credo che vada a beneficio dei cittadini di Bagno a Ripoli ma solo del proprietario dei terreni.
Inoltre sfruttare territorio, quando ne abbiamo sempre meno non credo sia una buona eredità per coloro che verranno dopo di noi.
I benefici per i cittadini penso che non saranno molti ma sicuramente i disagi si.
Aumento di traffico, di confusione di inquinamento e altro.
che questa decisione venga da una giunta di sinistra mi fa ancora più male.
I nostri valori non sono questi.
Fate voi!