Un contenzioso legale sta creando imbarazzo al Comune di Bagno a Ripoli. Si tratta di una vicenda che inizia nel 2019 quando, dopo un violento temporale, cede una parte di un muro di cinta in via della Rimaggina, sulla collina che guarda l’Antella.
Il muro delimitava il giardino della grande e bella villa della famiglia Francois. Via della Rimaggina è una strada vicinale a uso pubblico la cui manutenzione è affidata ad un consorzio fra tutti coloro che vi abitano o hanno una proprietà: si tratta di 65 soggetti. Fra questi, come prevede la legge, c’è anche il Comune di Bagno a Ripoli con il 26% delle quote. Presidente, su delega del sindaco, è l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pignotti.
Fra il Consorzio è la proprietà Francois è subito nata una controversia su di chi fosse la responsabilità dello smottamente (cattiva manutenzione della strada o cattiva realizzazione del muro?) e quindi chi dovesse mettere mano al portafoglio per ripristinare la sicurezza della strada.
L’imbarazzo in Comune nasce dalla presenza in giunta dell’assessora Eleonora Francois (deleghe a sanità, sociale e cultura) che abita nella villa in via della Rimaggina e, in pratica, è controparte di se stessa e della giunta stessa.
“Il mio assessorato non è coinvolto in questa vicenda. Io non me ne sono mai occupata né come assessore, né come membro della mia famiglia – commenta Eleonora Francois – Mi sono tenuta fuori dalla controversia e non voglio esserne coinvolta”.
“E’ una vicenda legale come altre sul territorio verso un consorzio di cui fa parte, oltre ai cittadini, anche il Comune. Una questione – spiegano dall’Amministrazione – che non pregiudica il rapporto politico e che verrà affrontata nelle sedi opportune che esulano dal contesto della giunta”.
“Fino a questo momento ogni tentativo di conciliazione fra le due posizioni è stato vano – affermano Paolo Giunti e Paolo Gambassini, consiglieri del Consorzio -. La proprietà Francois ha presentato una richiesta danni, a causa delgli allagamenti subiti, per 250mila euro, ma i danneggiati siamo noi che abbiamo già dovuto spendere per transennare il tratto di strada pericolante”.
La causa civile dovrebbe ottenere il pronunciamento del giudice nei primi mesi del 2023. Ad inasprire i rapporti fra le parti si è aggiunto un esposto, che la proprietà Francois ha presentato alla Procura della Repubblica, dove si chiede di valutare se nel comportamento del Consorzio vi siano responsabilità di carattere penale.