In un’intervista pubblicata stamani dal Corriere Fiorentino, il sindaco di Firenze Dario Nardella torna a parlare della tramvia che collegherà piazza della Libertà a Bagno a Ripoli. E lo fa mettendo le mani avanti su una nuova stagione di disagi per i cantieri: “Se sarò rieltto ricomicerò dalle linee meno impattatnti, cioè Leopolda-Piagge e Peretola-Castello – dichiara Nardella – Sui viali, fin che non avrò la certezza che non sia un azzardo, non darò priorità all’esecuzione. Firenze ha bisogno di respirare. So di aver sottoposto la città ad un forte stress e ringrazio i fiorentini per la pazienza”. Affermazione che stride con la sicurezza circa tempi e tracciato mostrata in occasione della presentazione del progetto della linea 3.2, fatta proprio nel palazzo comunale di Bagno a Ripoli qualche giorno fa.
L’affermazione non preoccupa il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini che, anzi, dice di condividerla: “Nardella ha ragione. I cittadini di Bagno a Ripoli per primi devono poter andare tranquillamente senza disagi a Firenze. Sono proprio i miei cittadini, venendo da sud, a fare quel tratto. Quindi anche io chiedo la stessa cosa: prima di partire i tecnici ci facciano avere garanzie che non ci saranno intoppi e disagi e preparino il piano viabilità. Solo a quel punto faremo partire i lavori. Mi sembra una cosa del tutto normale che non rallenterà il percorso. Da cronoprogramma abbiamo tutto Il 2019 per curare il progetto”.
Ma ci saranno tecnici in grado di predisporre un piano di viabilità alternativa che garantisca con certezza che i cantieri sui viali, “aorta” della viabilità fiorentina, non saranno un azzardo e non provocheranno disagi?
Fermo restando che sono favorevole alla tranvia, resto tuttavia contrario al percorso stabilito che, oltre a non avere un bacino di utenza che giustifichi questa linea, pone delle criticità non indifferenti alla circolazione e quindi apprezzo la prudenza e forse anche qualche perplessità di Nardella su l’inizio dei lavori.
Non dimentichiamoci che i viali di circonvallazione, col costante volume di traffico che sostengono, che non potrà mai esser sostituito dalla tranvia, rappresentano l’unica tangenziale di Firenze. Il Restringimento della carreggiata che la tranvia comporterà non potrà che render ancor più difficile la già problematica circolazione.
Secondo il mio punto di vista sarebbe più saggio lasciare inalterati i viali e la tranvia farla transitare da Piazza Ferrucci ed attestarla al Lungarno Torrigiani dove la richiesta sarebbe sicuramente maggiore in quanto collegherebbe Bagno a Ripoli e la parte sud della città con il rione di San Frediano e parte importante del Centro Città, in sostituzione della line 23, con relativo risparmio economico.