C’era anche il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, oggi a Roma alla protesta dei sindaci organizzata da Anci.
“Quello del sindaco è sicuramente il ‘mestiere’ più bello – scrive Casini sulla sua pagina Faceb ook -. Mettersi al servizio della propria comunità è un onore e può dare soddisfazioni incomparabili. Ma è un mestiere che va tutelato di più e che va rispettato di più. I sindaci non possono essere il ‘Malaussène’ (personaggio di un romanzo di Pennac ndr) di tutto quello che accade nel proprio Comune, il parafulmine e il capro espiatorio soggetto a mille rischi, anche personali, per colpe non sue. Non si parla di impunità o immunità, ma di maggiore equità e giustizia, come ci insegna la vicenda della sindaca di Crema, indagata per un incidente ad un bimbo, per fortuna senza conseguenza, in un asilo nido. Un tema che per i Comuni piccoli o ‘mediani’, migliaia in tutta Italia, vale ancora di più: siamo il fulcro e il baricentro di tante province italiane, spesso contermini alle grandi metropoli, affrontiamo problemi di grande rilevanza e complessità, ma spesso in assenza di strutture, personale e risorse adeguate. Non possiamo stupirci se poi in tanti Comuni, grandi o piccoli, candidarsi a fare il sindaco non è più considerata un’ambizione ma solo una rogna da cui fuggire. Oggi siamo in piazza a Roma con i colleghi sindaci di tutta Italia per chiedere questo: rispetto e dignità per non far morire il mestiere del sindaco. E non tanto per chi come noi è in carica oggi, ma per chi verrà dopo di noi, per chi domani, coraggiosamente, deciderà di servire le nostre comunità”.