Il caso di un gruppo di cittadini di Antella lasciati senza telefono per oltre dieci giorni (leggi articolo) è uno scandalo che le forze politiche locali dovrebbero denunciare. Così come dovrebbero additare al pubblico ludibrio il comportamento di Telecom che ha mancato di intervenire per riparare il guasto provocato da Enel fino a far chiudere il cantiere, che poi riaprirà con un’altra impresa per l’intervento che, pare, dovrebbe iniziare oggi.
Da questa piccola vicenda cittadina emergono due elementi: il grosso (Telecom) che ignora con arroganza le legittime esigenze del piccolo (l’utente) senza temere conseguenze; e lo spreco di risorse (si chiude una buca per riaprirla due giorni dopo) che tanto verrà scaricato sulla bolletta.
Mi sarebbe piaciuto vedere le forze politiche di Bagno a Ripoli intervenire in modo tempestivo e unitario in questa storia. Senza tirare in ballo Renzi, Grillo o Berlusconi, i valori di destra e di sinistra, il populismo e la realpolitik, tanto meno il benaltrismo.
Caro sindaco e cari consiglieri comunali, questo è un appello a che vi diate una smossa. Tutti, nessuno escluso, siete rappresentanti dei cittadini di Bagno a Ripoli che vi hanno votato. Mi aspetto da voi un’iniziativa nella quale si censuri pubblicamente l’atteggiamento di Telecom, insensibile e poco professionale, e si inviti l’Amministrazione comunale a cambiare operatore, qualora abbia contratti in atto con questa società, come forma di rappresaglia. Telecom non tremerà per questo, ma gli atti simbolici hanno significati che vanno al di là del loro valore momentaneo. QuiAntella è disponibile a dare la massima diffusione ad un’iniziativa del genere. Chi ci sta?