Un più che onorevole quarto posto al Campionato nazionale di calcio tra gli ordini degli ingegneri per la squadra dell’Ordine di Firenze.
Nutrita la presenza ripolese nella compagine. A cominciare dall’ingegner Leonardo (Leone) Evangelisti, che abita a Vacciano. Col portiere indisponibile, si è offerto volontario per sostituirlo. Un paio di mesi insieme ad un preparatore dei portieri (è vice allenatore del Porta Romana) lo hanno messo in condizione di difendere egregiamente la porta fiorentina.
Oltre a lui l’ingegner Niccolò Mignani, che vanta un passato di calciatore nell’Antella; l’ingegner Riccardo Cucurullo, che gioca negli amatori del Grassina; l’ingegner Ettore Dilaghi, di San Polo, che gioca nel Bagno a Ripoli.
Gli ingegneri in maglia viola (colore scelto per la fede calcistica della stragrande maggioranza di loro) sono arrivati in semifinale dopo aver batuto agli ottavi i padroni di casa di Catania (dove si è svolta la manifestazione lo scorso fine settimana) per 2 a 0 e gli ingegneri di Ancona (campioni d’Italia nel 2021) per 3 a 0, nei quarti.
In semifinale la squadra dell’ordine fiorentino, al termine di una gara molto combattuta, ha dovuto soccombere per 1 a 0 contro Roma, che si è poi aggiudicata il titolo nella finale contro Napoli. Un palo ha impedito agli ingegneri fiorentini di andare ai rigori.
Nella finale per il terzo e quarto posto, gli ingegneri viola hanno ceduto per 3 a 2 contro Salerno.
“C’è stato un clima di grande spostività, nonostante le partite siano state combattute e non sia mancata qualche polemica sugli arbitraggi – racconta l’ingegner Evangelisti – L’obiettivo della nostra attività calcistica è duplice. Avere una funzione aggregante, soprattutto per i più giovani, e aiutare il prossimo con iniziative di raccolta fondi per beneficenza”.