Bye bye Mobike: la società di bike sharing, caratterizzata dalle bici arancioni, si è ritirata da Bagno a Ripoli (e anche da altri comuni della cintura fiorentina e da alcune zone periferiche della città). Il restringimento del raggio d’azione è avvenuto un paio di mesi fa in sordina. Se ne sono accorti alcuni utenti ai quali è stato comunicato che potevano entrare con le bicilette nel territorio di Bagno a Ripoli, ma non lasciarle in parcheggio (a meno di non pagare i 7 euro previsti per lo sconfinamento). In pratica la bicicletta deve sempre tornare nel coune di Firenze.
In particolare c’era un discreto uso delle bici da Bagno a Ripoli verso Firenze ma non viceversa. E siccome è previsto che non possa sostare fuori zona più del 20 per cento dei velocipedi, ogni sera il camion di Mobike era costretto ad andare a raccogliere le bici a Firenze per riportarle nei parcheggi di Bagno a Ripoli. Un costo eccessivo da sostenere.
Il sindaco Casini confida ancora in un ripensamento di Mobike e sta lavorando per questo. L’obiettivo è ottenere che il servizio resti attivo almeno fino alla zona di Sorgane (oggi il “confine” Mobike si ferma in piazza di Badia a Ripoli) e magari arrivi al capoluogo. Ipotesi che Mobike potrebbe prendere in considerazione solo con una compartecipazione del Comune alle spese.
Lo sbarco di Mobike a Bagno a Ripoli era avvenuto l’11 ottobre dello scorso anno. La prima pedalata sulla bici arancione l’avevano fatta il sindaco Casini e l’assessore Frezzi sulla ciclabile che corre lungo il giardino dei Ponti. La “flotta” comprendeva 140 biciclette dislocate in una ventina di postazioni, predisposte con apposita segnaletica, divise tra il capoluogo, Antella, Grassina, Sorgane, Ponte a Ema, Ponte a Niccheri.
Peccato, era un bel servizio addirittura volevano portare anche le e-bike.
Invece hanno pensato bene di togliere tutto.