Il preoccupante fenomeno del bullismo sarà al centro di una iniziativa organizzata per mercoledì 12 febbraio, a partire dalle 17.30, nei locali del liceo Gobetti-Volta, dal Comitato della Croce Rossa di Bagno a Ripoli insieme con il Comune e l’Associazione Club alcolisti in trattamento.
“Le parole – ricordano gli organizzatori – feriscono più di quanto si creda. Soprattutto quando gli insulti arrivano tramite il web. Un ragazzo su quattro in Italia tra 11 e 17 anni è stato coinvolto in episodi di bullismo o cyberbullismo. ll bullo c’è sempre stato, ma negli ultimi anni si riscontra maggiore aggressività e si abbassa l’età: prima il bullo aveva dai 14 ai 16 anni; ora si inizia già tra i 7 e gli 8 anni. A questi fenomeni si aggiunge tra gli adolescenti un utilizzo sempre più precoce di alcolici”.
Per far fronte a queste problematiche, il Comitato di Bagno a Ripoli della Croce Rossa nel febbraio 2018 ha deciso di aprire – in collaborazione con l’Amministrazione comunale – un punto di ascolto “Parliamone insieme” per raccogliere segnalazioni e testimonianze delle famiglie e delle scuole, dando voce e supporto ai bambini e ai ragazzi che sono stati vittime ma anche autori di episodi di bullismo o cyberbullismo, ai loro genitori e agli insegnanti. L’iniziativa, intitolata “Le nuove sfide dell’educazione – Facciamo chiarezza ” è aperta a tutti e sarà introdotta da Simone Cavari, preside dell’istituto. Seguiranno i saluti dell’assessora alle politiche sociali e della salute del Comune di Bagno a Ripoli Eleonora Francois. Leonardo Pasquinelli (Croce Rossa Italiana di Bagno a Ripoli) e Angela Cipriani (Associazione Alcolisti in trattamento) presenteranno i risultati del progetto “Parliamone insieme”. Interverranno: Stefania Bartoli (psicologa psicoterapeuta), Eleonora Gogoli (psicologa psicoterapeuta), Martina Margheri (psicologa dei nuovi media) e Guendalina Rossi (psichiatra, psicoterapeuta – psicologia dei nuovi media).
“Bullismo e cyberbullismo – dichiara l’assessora Eleonora Francois – sono fenomeni che vanno combattuti ogni giorno, a scuola come a casa: per farlo, occorre prima di tutto comprenderne le ragioni di fondo. È importante ascoltare la voce di chi ne è stato vittima, attraverso iniziative come questa e soprattutto attraverso i centri di ascolto che stanno facendo un lavoro straordinario per i nostri ragazzi”.
Per informazioni sul punto di ascolto “Parliamone Insieme”: parliamoneinsieme@