E’ polemica per un appuntamento organizzato il 27 gennaio, Giorno della memoria, dal titolo “Mai più: 80 anni fa lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti – oggi il genocidio del popolo palestinese da parte dello stato di Israele”, in programma al Crc Antella, che vede tra gli organizzatori la sezione dell’Anpi Bagno a Ripoli. Tra gli interventi annunciati anche quello dell’imam di Firenze, Izzedin Elzir.
Critiche sono arrivate da Emanuele Cocollini, presidente Associazione Italia-Israele Firenze e dalla comunità ebraica fiorentina.
Dura la presa di posizione del sindaco Francesco Casini nei confronti dell’iniziativa: “Da sempre riconosciamo e supportiamo il grande lavoro svolto da Anpi Bagno a Ripoli per promuovere sul territorio, a partire dalle scuole, i valori della Resistenza e i principi dell’antifascismo e della democrazia. Siamo tutti dell’Anpi – afferma il primo cittadino di Bagno a Ripoli -. Ma stavolta siamo sconcertati e in profondo e totale disaccordo con la sezione locale di Anpi, per l’iniziativa – da cui anche l’Anpi provinciale fiorentina ha preso le distanze – promossa proprio nel Giorno della Memoria, che tenta di accostare l’Olocausto e la guerra Israele-Hamas”.
“Un accostamento che purtroppo sembra avere il sapore della provocazione fine a se stessa e soprattutto lede il ricordo delle vittime della Shoah, non contribuendo certamente a supportare la causa del popolo palestinese – continua Casini -. Siamo invece convinti che tutta la comunità internazionale, oltre ovviamente a ciascuno di noi come singoli, debba adoperarsi di più per raggiungere la pace in Medio Oriente che continua a mietere vittime ogni giorno, ma non di certo aumentando la conflittualità. Un conto è attivarsi per il cessate il fuoco. Un altro è svilire la Giornata in cui si ricorda l’Olocausto, una delle pagine più orribili della nostra storia, di pura follia umana. Ci auguriamo che Anpi Bagno a Ripoli capisca l’errore commesso e possa tornare sui suoi passi, e che la Giornata della Memoria, il prossimo 27 Gennaio, sia per tutti un giorno di riflessione e non di scontro”.
Sorpreso il consiglio direttivo del Crc Antella che, in una nota a firma del presidente Alessandro Conti, afferma di essere all’oscuro dell’iniziativa “pubblicizzata a nostra totale insaputa”. “Siamo inoltre fermamente convinti – si afferma nella nota – che sia quanto meno inopportuno abbinare al Giorno della Memoria altre iniziative che non siano pertinenti al ricordo collettivo del 27 gennaio in ricordo della Shoah. Pertanto i nostri locali non saranno resi disponibili per l’iniziativa”.
Critiche all’iniziativa da Emanuele Cocollini, presidente Associazione Italia-Israele Firenze. “Ma mai piu’ cosa? Nel volantino leggiamo che ‘la Giornata della Memoria accomuna due tragedie disumane che offendono e feriscono la coscienza di ogni individuo – dice Cocollini -. Il vero fatto grave è che all’evento a intervenire sia proprio l’imam Izzedin Elzir, nel giorno in cui come leader religioso avrebbe il dovere di pregare per quanti furono vittime della follia nazista, e non certo di difendere chi oggi paga le conseguenze di un’aggressione figlia della stessa follia: quella di sognare di poter annientare un intero popolo. Proviamo nausea e vergogna”.
“Sconcerto” da parte della comunità ebraica di Firenze che accusa l’Anpi di Bagno a Ripoli di “mancare al suo compito istituzionale e alla sua nobile vocazione, associandosi alle mille voci dei revisionisti di oggi, accodandosi alla marea montante di chi tende a riabilitare, rivalutare, giustificare il fascismo”.
Le motivazioni addotte per l’annullamento dell’evento, promosso da Anpi al Circolo dell’Antella non sono ragionevoli, ma soltanto pretestuose, tese a negare la realtà dei fatti.
La giornata della memoria non
serve per rievocare il passato, ma serve perché, ricordando il passato, non si ripetino più eventi simili, che invece, complice il silenzio, continuano a ripetersi.
Concordo pienamente con quanto affermato dalla Sig.ra Paola . Tanto più che la critica non è rivolta al popolo ebraico ma allo stato di Israele, che è una cosa diversa, e che con i fatti, solo per salvaguardare una sua classe politica in declino, sta dimostrando, ormai da molti anni, di non avere alcuna memoria . Un crimine contro l’umanità lo è sempre, indipendentemente da chi sono le vittime
Il CRC Antella è gestito da splendide persone
Detto questo, come può succedere a tutti, alle volte sbagliano
Come succede, ed è già successo, si potevano dichiarare “estranei e non coinvolti sulla tematica della serata”; fossero stati pericolosi terroristi o (neo)fascisti, avrei capito ma qua si tratta dei specchiate figure, con le quali non necessariamente si deve essere in accordo ma che hanno titolo per esprimere una riflessione democratica.
Il Sig. Emanuele Coccolini, confonde, volutamente, la critica ad una strage, nei fatti un genocidio, in atto dalla parte di un governo sionista, attribuendo la critica a tutto il popolo ebraico, cosa che risulta solo a sè stesso.
Peccato, poteva essere un alto momento di riflessione
Non ci sono parole per esprimere lo sdegno di prese di posizione così sconcertanti da parte del Circolo di Antella, non mi meraviglia il sindaco Casini che come le banderuole va dove lo porta il vento dell’interesse.
Un conto è il popolo ebraico, altro il governo d’Israele. Spesso si travisano volutamente le parole per aggiustare ai propri interessi personali o politici, i concetti che non ci fanno riscuotere consensi. Oggi, questo ce lo insegna la politica, se vuoi rimanere a galla devi tenere i piedi su due staffe, non devi esprimere le tue personali opinioni, ma solo dopo vai dove vanno tutti. Il pensiero uniforme è quello che paga e oggi si deve difendere a prescindere Israele, quando per mano del governo, e ripeto governo e non popolo, d’Israele si compie un uguale genocidio. Negare questo parallelismo è opportunismo mediatico.
Le osservazioni sarebbero tante, ma è la guerra in atto che parla da sola!
Comunque sull’episodio reso noto dall’articolo l’unica considerazione che sento di poter fare è la seguente: credo che non si debba confondere l’ebraismo, gli ebrei e le comunita ebraiche con gli attuali dirigenti politici dello Stato di Israele.
Un modo molto opaco di fare politica, verticista e palesemente antidemocratico. Tappare la bocca a persone interrigerrime come il presidente Anpi sez. Bagno a Ripoli Luigi Remaschi è un chiaro sintomo di appiattimento culturale.
Il Giorno della Memoria “è una ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 2005.
In Italia la legge 211 che l’ha istituita recita: “essa ricorda le vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista“.
In un anno ci sono 365 giorni. Questo è dedicato alle vittime ricordate nel testo citato.
Poi ci sono altri 364 giorni per parlare di qualsiasi altra cosa. Compreso il conflitto tra Hamas e Israele iniziato con il massacro di innocenti civili israeliani il 7 ottobre per mano dei terroristi palestinesi.
Pretendere di parlare delle vittime palestinesi proprio nel Giorno della Memoria è una pura e semplice provocazione, brutta e inaccettabile per il popolo ebraico che fu vittima del nazismo. Bene ha fatto l’ANPI Firenze a prendere le distanze da questa balorda iniziativa e benissimo ha fatto il circolo di Antella a negare l’uso dei suoi locali.
Questo è il mio parere anche a nome dei miei parenti morti nei campi di sterminio.