Più che un libro un bignami, dove in poche pagine è condensata l’evoluzione di Bagno a Ripoli, dai tre pivieri (Villamagna, Ripoli, Antella) esistenti nel Trecento, fino all’oggi con un comune policentrico (Bagno a Ripoli, Antella, Grassina). “Breve storia di Bagno a Ripoli”, libro scritto da Gian Bruno Ravenni e pubblicato da Pacini Editore, è stato presentato ieri, martedì 21 marzo, all’Oratorio di Santa Caterina. A illustrare i contenuti del libro il sindaco Francesco Casini, la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni (“Un aiuto non solo ai cittadini ma anche ai governanti”) e il professor Giuliano Pinto dell’Università di Firenze. Gli interventi hanno messo in luce le doti di sintesi che Ravenni ha avuto nel condensare studi e saggi di tanti storici del territorio: “Un patrimonio che il mio lavoro intende valorizzare ed evitare che vada perduto”, ha specificato l’autore. Il libro descrive in modo asciutto ed essenziale lo sviluppo sociale, economico e culturale di Bagno a Ripoli e il suo stretto legame con il capoluogo Firenze, non sempre idilliaco. Come quando l’allora sindaco Bruno Cocchi, che guidò per vent’anni il Comune, si contrappose al piano urbanistico per Sorgane voluto dal sindaco La Pira, riuscendo a ridimensionarlo notevolmente. “Breve storia di Bagno a Ripoli” è un documento sul passato che coinvolge come un articolo di cronaca.