Anche il successo di un servizio pubblico può creare qualche disagio. E’ il caso della Biblioteca comunale di Ponte a Niccheri, sempre più frequentata da studenti che cercano un angolo confortevole, attrezzato e silenzioso dove preparare esami e interrogazioni.
Le misure anti Covid hanno acuito alcuni problemi che sono stati sintetizzati in una petizione pubblica su Change.org che in pochi giorni ha raccolto 114 firme.
“Pur apprezzando la volontà da parte della amministrazione comunale di mantenere aperti al pubblico gli spazi della sala lettura, siamo costretti a segnalare alcune criticità logistico-organizzative che impediscono di offrire un servizio pienamente efficiente” si afferma nella petizione, che poi passa ad illustrare le criticità
Per garantire il distanziamento, le postazioni per lo studio sono passate da 35 a 25. Un numero “non sono sufficiente a far fronte alla crescente domanda”. Così “ogni giorno – si legge ancora nella petizione – gli studenti sono costretti a recarsi in biblioteca prima dell’orario di apertura per accaparrarsi la propria postazione, con inevitabili assembramenti in attesa di poter entrare”.
Secondo gli studenti il problema potrebbe essere risolto “con un sistema di prenotazione o di controllo degli accessi che eviti inutili attese, scongiuri rischi di assembramenti e consenta agli studenti di poter programmare la propria giornata di studio senza vedersi respinti all’ingresso”.
Altro problema: “Le postazioni, dopo un singolo utilizzo, non sono utilizzabili da altri utenti che si dovessero presentare in un momento successivo. La sanificazione delle postazioni è, infatti, demandata esclusivamente all’impresa di pulizie ed avviene solo una volta al giorno. Si può così creare una situazione paradossale in cui molti posti, una volta che lo studente se ne sia andato, sono destinati a rimanere inagibili fino alla chiusura dei locali”.
Infine: “Solo tre delle postazioni studio sono ad oggi dotate di presa elettrica e ciò determina l’impossibilità di usufruire di dispositivi elettronici per un periodo di tempo prolungato”.
“Il nostro fine è rendere più funzionale un servizio e valorizzare un bene collettivo – dice Leonardo Rocco Percopo, che ha promosso la petizione – Per questo avevamo segnalato i disagi all’Amministrazione comunale. Ieri ho avuto la risposta dal sindaco che ha assicurato che gli uffici sono già al lavoro per risolvere i problemi. Speriamo si risolva tutto a breve termine. Intanto è positivo aver ottenuto l’attenzione che cercavamo”.