L’agibilità del Viola Park chiude una telenovela durata tre mesi ma che, per gli echi che ha avuto anche fuori da Bagno a Ripoli e da Firenze, è sembrata infinita.
Ora il Viola Park è pienamente operativo. Tuttavia per arrivare a questo risultato ha dovuto superare tutti i possibili ostacoli, e non mi riferisco alle autorizzazioni delle ultime settimane.
Ci sono state contestazioni politiche sulle scelte urbanistiche del sindaco e della giunta. Il progetto è stato esaminato e passato al microscopio da Soprintendenza, Vigili del Fuoco, Asl, Arpat, Genio Civile, Regione, Città Metropolitana e diversi altri enti. Nel corso di innumerevoli riunioni della commissione urbanistica del Comune di Bagno a Ripoli ne è stato sviscerato ogni dettaglio, ogni fragilità.
E’ stato al centro di esposti alla Prefettura, ricorsi al Tar, ricorso straordinario al Capo dello Stato. Tutti esami superati. Certo non si può dire che le cose siano state fatte alla zitta. Sul Viola Park, sul presidente Commisso, sull’Amministrazione comunale di Bagno a Ripoli i riflettori sono stati accesi ventiquattr’ore su ventiquattro, ogni giorno negli ultimi quattro anni: chi insinua irregolarità vada oltre i bisbigli.
C’è ancora chi non digerisce la scelta di concedere a Commisso la possibilità di edificare un grande e modernissimo centro sportivo. I cittadini potranno presto esprimere la loro opinione sul governo di Bagno a Ripoli, di cui il Viola Park è stata una scelta qualificante: tra nove mesi si vota.
Per la prima volta nella sua storia quasi centenaria, la Fiorentina ha un proprio centro sportivo. Un’idea che avevano accarezzato i Pontello, i Cecchi Gori, i Della Valle senza riuscire a concretizzare.
Non si può negare che il presidente Commisso, oltre a investire circa 110 milioni di euro, abbia puntato sul progetto del Viola Park un patrimonio di energie, determinazione, resistenza.
Io credo che il Viola Park si aggiunga alle altre eccellenze di Bagno a Ripoli. Anziché continuare a dibattere sul passato, andrebbe aperto un confronto su come sfruttare, nell’interesse della comunità, le ricadute che il Viola Park può dare al territorio. A cominciare dalla notorietà.
Luoghi come Trigoria, Formello, Vinovo, Milanello, La Pinetina, Castel Volturno sono conosciuti solo perché vi si allenano Roma, Lazio, Juventus, Milan, Inter, Napoli. Come quello di Coverciano alla Nazionale, ora, grazie al Viola Park, il nome di Bagno a Ripoli sarà legato a doppio filo alla Fiorentina. Un marchio di tutto rispetto.
Benvenuto Viola Park.
E già aperta la campagna elettorale. Se qualcuno passa in questi giorni dal Pian di Ripoli, si renderà conto del traffico smisurato che il Viola Park sta producendo. Questo e’ il ritorno per i cittadini del comune di Bagno a Ripoli della realizzazione del Viola Park.