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Sembra un Consiglio comunale sceneggiato apposta per il suo addio. Manca solo la sigla “Benvenuti al Quirina Cantini Show”. Claque in tribuna (un applauso non fa mai male) e ordine del giorno che vede come punti “caldi” due interrogazioni della consigliera del M5S su amianto all’ex fornace Brunelleschi di Capannuccia e problema rifiuti, suoi cavalli di battaglia. Una regia compiacente non avrebbe potuto fare di meglio. Due parole del sindaco, che invita consiglieri e pubblico a partecipare al Palio delle Contrade, poi riflettori sulla dimissionaria Quirina per la sua comunicazione. “Sono un po’ emozionata”, esordisce stringendo in mano un foglio scritto a penna con le parole di commiato dal Consiglio comunale. “Scelta fatta come da programma, scontata per il gruppo di attivisti di Bagno a Ripoli – spiega – Il motivo principale è dare un segnale: una nuova politica si può fare. La comunità è fatta da persone, ognuna con il proprio ruolo, ma fare politica deve essere un impegno di tutti”. Ricorda che “fare il consigliere di opposizione con questa maggioranza, non è facile”. Quindi la chiusa ad effetto: “Non vado via dal Palazzo, perché questo Palazzo è anche mio. Cambio solo poltrona e siederò su quella che conta di più”. Molta sintesi, poca retorica, voto: 8.
Applausi dal pubblico e ringraziamenti di rito da parte del sindaco e dei rappresentanti degli altri gruppi politici (Pd e Forza Italia). Assente giustificata la compagna di molte battaglie, Beatrice Bensi di Cittadinanza Attiva, impegnata nei preparatici per le nozze che celebrerà domani, sabato 12 settembre (auguri anche da parte mia). Voto 10 a prescindere.
Messe da parte emozioni e salamelecchi, Quirina torna a ruggire. Attacca la giunta sulla gestione dell’ex fornace Brunelleschi e i suoi capannoni all’amianto. Chiede quali controlli Asl e Arpat abbiano fatto; se e come sia stato coinvolto il curatore fallimentare responsabile del sito; quali siano i rifiuti di “incerta origine” rilevati dalla Asl. Problema e rilievi non sono una novità L’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli sembra un po’ incastrata e un po’ incartata. Il sindaco Casini risponde citando le rassicurazioni della Asl, anche se ammette che l’Arpat non si è fatta viva. Ricorda che l’area è privata e il curatore fa melina. E che le azioni legali intraprese dall’amministrazione comunale sono state bocciate da tribunali e Consiglio di Stato. Insomma la situazione è intricata. “E chi se ne frega”, sbotta Quirina sorretta dall’appoggio del pubblico (Voto 5, troppo facile). Casini assicura che farà ulteriori passi per obbligare la proprietà ad ottemperare agli obblighi di bonifica, che scriverà al giudice fallimentare. Ma poi ammette che l’unica vera soluzione sarebbe il coinvolgimento di un privato interessato a rilevare l’area, bonificarla e destinarla ad un uso che forse non può più essere abitativo come nelle previsioni urbanistiche. (Solo catenaccio, voto 6=). Spiegazioni che non smussano la grinta di Cantini che si dice insoddisfatta, sottolineando il rimpallo di responsabilità da un organo all’altro e paventando il ricorso alla magistratura.
Secondo round sul tema rifiuti. Questa volta l’”avversario” è l’assessore all’ambiente Minelli, che cita dati e progetti (un po’ arruffone, voto: 6-). In aula, però, si scontrano due visioni diverse del problema. Si può dire due “filosofie”. Quella dell’amministrazione, che punta a migliorare il ciclo di gestione rifiuti, con la differenziata, il porta a porta, il centro di raccolta di Campigliano. E quella del M5S che vorrebbe fossero introdotte pratiche virtuose per ridurre al minimo la produzione di rifiuti, anziché la razionalizzazione del loro smaltimento. Ovvia l’insoddisfazione della consigliera anche su questa risposta.
Si chiude con la nomina del Collegio revisori contabili per il triennio 2015-2018 e il regolamento dei loro rimborsi spese. Va considerato che la nomina avviene per sorteggio da una lista a livello regionale. I tre selezionati per Bagno a Ripoli arriveranno da Monte Argentario, Val d’Orcia e Pontedera. Il loro compenso sarà il minimo consentito dalla legge. Se useranno il treno gli sarà rimborsato il biglietto di classe economica, se l’auto il rimborso chilometrico previsto dal Tuel (il testo unico degli enti locali, con tariffe meno alte di quelle Aci).Non saranno rimborsate eventuali spese di taxi. Cantini prova anche qui a fare le pulci al provvedimento: “Forse si poteva incentivare l’uso del mezzo pubblico non prevedendo rimborso per quello privato”. “Siamo un comune che non è vicino ad una stazione”, le fanno notare. La grillina questa volta si convince. E vota a favore. Provvedimento approvato all’unanimità. L’ultimo “giorno di scuola” della consigliera Cantini si chiude all’insegna del tutti insieme appassionatamente. Forse è la prima volta.
Ps: E’ stata anche la serata di microfono pazzo (voto 4), con i consiglieri costretti a migrare da un posto all’altro alla ricerca di quello funzionante. Qualcuno avanza l’idea di acquistare un impianto nuovo (quello attuale è parecchio datato), ma viene rintuzzato: c’è il timore di essere additati come sperperatori del denaro pubblico. Sono gli effetti perversi di tanto spreco avvenuto in passato (non mi riferisco a Bagno a Ripoli, ma in generale). Invece l’impianto microfonico efficiente è importante, non viene usato per il karaoke ma per registrare tutti gli interventi in Consiglio comunale. E’ la tecnologia a garanzia dei cittadini. Io do il mio assenso all’acquisto.