Si aprirà nei prossimi giorni il bando pubblico per l’assegnazione gratuita della gestione dei due orti urbani che nasceranno al giardino “I Ponti” (“L’orto nel bosco”) e in via di Ritortoli a Bagno a Ripoli (“Ortotondo”). L’avviso, che a breve potrà essere consultabile sul sito del Comune, è rivolto ad associazioni non commerciali e senza fini di lucro che nel proprio statuto perseguano finalità ambientali, formative, sociali e culturali, a cui viene richiesto di mettere in campo progetti e iniziative per insegnare e diffondere tecniche di coltivazione, sostenere la produzione alimentare biologica e le essenze tradizionali locali, realizzare attività didattiche e di educazione ambientale, sostenere la socialità e favorire attività terapeutiche di supporto a processi di riabilitazione fisica e psichica per fasce di popolazione socialmente deboli.
Tra i compiti dell’aggiudicatario anche quello di assegnare con un avviso pubblico successivo i singoli appezzamenti, pronti per essere utilizzati già dal prossimo autunno con finalità di orti sociali. In totale, presso l’“Ortotondo” nasceranno 15 diversi appezzamenti coltivabili di circa 80 metri quadrati ciascuno. Ne “L’orto nel bosco”, invece, troveranno casa 25 orti tradizionali della stessa grandezza e dieci orti fuori terra e sopraelevati, progettati appositamente per persone con disabilità e difficoltà motorie.
L’assegnazione al soggetto gestore avrà una durata di cinque anni. È escluso dalla procedura di affidamento il 5% della superficie utile complessiva che resta nella disponibilità del Comune per progetti realizzati in collaborazione con le scuole del territorio, l’Azienda sanitaria ed altri enti pubblici. Tutte le info per partecipare, una volta che il bando sarà aperto, saranno reperibili sul sito del Comune (www.comune.bagno-a-ripoli.fi.
Per realizzare gli orti l’Amministrazione ha beneficiato di un finanziamento di 70mila euro della Regione Toscana grazie al progetto “Centomila orti in Toscana”, che Bagno a Ripoli è riuscita ad aggiudicarsi come unico comune non capoluogo partecipante. Si aggiungono altri 40mila euro stanziati direttamente dall’Amministrazione comunale. Le spese si sono rese necessarie per ripulire le aree, rimuovere i rifiuti abbandonati, realizzare le lavorazioni edili e impiantistiche e le piantumazioni di arredo.
Queste prime due aree usate per gli orti urbani costituiscono solo la prima tappa del progetto. Prossimamente verrà attrezzata un’area sulla collina della Rievocazione di Grassina, recentemente passata in proprietà al Comune, e all’Antella, nella zona confinante con i giardini della Resistenza (verso via della Torricella), attualmente inutilizzata.
“Finalmente ci siamo – dicono il sindaco Francesco Casini e l’assessore all’urbanistica Paolo Frezzi -, entro l’anno gli orti urbani diventeranno realtà, saranno un nuovo importante presidio per il territorio e saranno coniugati con progetti di socialità, didattici e formativi per tutta la comunità Proprio per questo abbiamo deciso di collocarli il più vicino possibile ai centri abitati e alle attrezzature di uso pubblico, a portata di mano per tutta la cittadinanza, gli studenti, le associazioni”.