Proclamato lo stato di agitazione, pronti allo sciopero. Queste le decisioni prese dai lavoratori della scuola (insegnanti e personale Ata) dell’Istituto comprensivo Caponnetto, stamani riuniti in assemblea alla scuola elementare Marconi di Grassina con i rappresentanti sindacali. E’ la risposta alle accuse piovute sul personale dopo l'”evasione” di due bambini della prima classe lo scorso 3 aprile.
Una vicenda che, nei giorni successivi al fatto (sul quale è incorso un’idagine della Procura dei minori), ha sollevato polemiche, critiche, rimpallo di responsabilità.
“Tutto il personale in servizio quel giorno, insegnanti e custodi, era al proprio posto – dice Emanuele Rossi, segretario Flc Cgil Firenze – Non c’è stata alcuna responsabilità individuale per ciò che è successo. Il problema è il numero di personale Ata non adeguato per questa scuola. Una carenza che era stata fatta presente in più occasioni all’Ufficio regionale scolastico”. “Rivolgiamo un appello ai genitori affinché siano dalla nostra parte per ottenere insieme più risorse per la scuola”, aggiungono Claudio Gaudio, segretario Cisl Scuola Firenze e Prato, Fabio Mancini, segretario regionale Snals, e Silvana Boccara, sindacato Gilda.
Infine, l’assemblea chiede alle famiglie, attraverso l’organo del Comitato dei genitori, di “trovare un momento pubblico per solidarizzare con il personale scolastico e con la sua protesta, nell’interesse comune di offrire il servizio educativo pubblico in completa sicurezza e in un clima sereno per tutti, alunni e lavoratori della scuola”. Concludono Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals e Gilda: “Il problema è la mancanza strutturale di collaboratori scolastici, al Caponnetto come in tante altre scuole del territorio, e tutte hanno diritto ad avere il personale necessario per garantire il servizio e la sicurezza. Questa mobilitazione è solo l’inizio”.
La prossima mossa spetta al prefetto che, sulla base dello stato di agitazione, dovrà convocare i rappresentanti sindacali e l’Ufficio regionale scolastico per cercare di trovare una soluzione. “Se non verrà autorizzato un aumento di personale – specifica Rossi – scatterà lo sciopero”. Attualmente la mattina, alla Marconi, sono di turno due custodi per una scuola molto estesa con 250 bambini. Quanti ne servirebbero per ripristinare una situazione di sicurezza? “Almeno 4 o 5 presenti contemporaneamente – è la risposta dei sindacati – Il numero che c’era alcuni anni fa. Poi, un taglio dopo l’altro…”.
“E’ importante che sia riconosciuto che il personale ha rispettato le proprie mansioni – sottolineano Irene Ortolani e Laura Isolani, insegnanti, componenti della Rsu del Caponnetto – Chiediamo la solidarietà dei genitori, il loro appoggio sarebbe importante; abbiamo letto sui social attacchi ingiustificati al personale della Marconi. Noi avevamo segnalato il problema dei pochi custodi. Ora lavoriamo in condizioni psicologiche difficili”.