Nessun custode in più per la scuola Marconi di Grassina da dove, lo scorso 3 aprile, due bambini di prima sono “evasi”per essere poi rec uperati a Firenze. “Solo due custodi sono pochi per quella scuola, chiediamo all’Ufficio scolastico regionale un aumento di personale o sarà sciopero”, minacciarono i sindacati. E così sarà, perché l’Ufficio scolastico non intende potenziare il personale Ata del Comprensivo Caponnetto di cui la Marconi fa parte.
Il 24 aprile si è tenuto un incontro in Prefettura a Firenze per il tentativo di raffreddamento e conciliazione previsto in caso di apertura di stato di agitazione di lavoratori e lavoratrici. Ma la conciliazione non è stata raggiunta.
“Sulla base di quanto deciso nell’assemblea del personale dello scorso 19 aprile, le organizzazioni sindacali hanno avanzato all’Usr la richiesta di autorizzare in deroga il personale Ata sollecitato dalla scuola per il secondo anno consecutivo e di rispondere positivamente alle esigenze degli istituti, garantendo il personale sulla base delle reali necessità – dichiarano Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals, Gilda -. La risposta dell’Ufficio Scolastico Regionale, non rappresentato dal direttore Ernesto Pellecchia, bensì dalla vicedirettrice Susanna Pizzuti, purtroppo è stata negativa su tutta la linea e non c’è stata alcuna apertura nel merito delle richieste avanzate. A fronte di tale chiusura le organizzazioni sindacali, in ossequio al mandato ricevuto da lavoratrici e lavoratori del Comprensivo Caponnetto, hanno dichiarato al vicecapo di gabinetto Di Agosta di non poter sospendere lo stato di agitazione e di essere intenzionate a continuare la protesta”.
Lo sciopero di tutto il personale dell’Istituto Caponnetto è stato indeto per l’intera giornata del 10 maggio.