Saranno studiate nuove modalità di accesso e controllo degli alunni alla elementare Marconi di Grassina. E’ la scuola dalla quale il 3 aprile scorso sono scappati due bambini di prima, ritrovati nel centro di Firenze. E’ stato nel momento dell’ingresso alla scuola, scesi dal pulmino e prima di entrare in classe, che i due si sono intrufolati in palestra, per poi uscire in giardino e fuggire. L’ingresso a scuola è il momento più delicato, con bambini, persone e mezzi che affluiscono nel medesimo momento. Ecco perché si studieranno nuove procedure.
La vicenda ha destato allarme, sconcerto e preoccupazione e ha acceso, nei giorni scorsi, anche polemiche tra genitori, dirigente scolastica e Amministrazione comunale. Ieri pomeriggio, in municipio, un’assemblea alla quale ha partecipato, insieme al sindaco Casini, all’assessore alla scuola Pignotti e alla dirigente scolastica Maria Luisa Rainaldi, una sesssantina di persone tra genitori, insegnanti e custodi, nella quale non si è data la caccia al responsabile (compito che spetta all’indagine aperta dalla Procura dei minori) ma alle possibili soluzioni.
Per mettere a confronto varie proposte di modifica dell’organizzazione dell’ingresso a scuola degli alunni che arrivano con i pulmini del Comune, sarà convocata un’apposita riunione. Sarà l’occasione per mettere a confronto l’esiguità dell’organico dei custodi (solo due presenti la mattina alla Marconi), con i compiti da svolgere, le modalità di accesso dei pulmini alla sede e il ruolo degli accompagnatori che fanno capo alla cooperativa che gestisce il servizio. Lo scopo è rilevare tutte le criticità che la fuga dei due bambini ha messo in luce e individuare possibili aggiustamenti.
Per quanto riguarda la sicurezza del perimetro esterno (i due alunni sono scappati passando sotto la rete a maglie che hanno sollevato con facilità) il sindaco Casini e l’assessore alla scuola Pignotti hanno annunciato che in estate l’intera recinzione sarà sostituita. Troppo spesso buchi e scalzamenti della rete sono stati provocati da animali selvatici. Si è scelto di puntare su una recinzione più solida tipo “orsogrill”, come è già stato fatto per la scuola di Bubè, che comporterà per il Comune un investimento di circa 80mila euro.
“Comprendo il turbamento dei genitori, ma vi assicuro che anche il personale Ata della Marconi è molto scosso – ha detto con la voce che ogni tanto si incrinava per l’emozione, la dirigente scolastica del Comprensivo Caponnetto, Rainaldi – L’episodio è stato dirompente. Trovare un responsabile a cui dare la colpa è la soluzione più semplice, ma gestire una scuola con la scarsità di personale e un lavoro molto complesso. Quando, come si è fatto per anni, si tagliano risorse alla scuola, lo si fa sulla pelle dei vostri figli”. “Non spetta a noi fare accuse – ha detto il sindaco Casini – Dobbiamo affrontare l’accaduto andando oltre per trovare le soluzioni affinché la scuola sia un luogo sicuro. Dobbiamo capire tutti insieme cosa non ha funzionato e fare in modo che una cosa del genere non accada piu”.
Collaborativo l’atteggiamento dei genitori, ovviamente ancora scioccati dalla “fuga”, intenzionati a ottenere risposte concrete, evitando toni eccessivamente polemici: “Diteci cosa possiamo fare per aiutarvi a ottenere più personale, siamo pronti a dare una mano”, è stato detto.
Intanto c’è un primo riscontro oggettivo che cancella uno dei tanti dubbi su cosa è accaduto la mattina del 3 aprile: la società Argo, che gestisce il programma dei registri elettronici per l’invio automatico dell’avviso di assenza del proprio figlio ai genitori, ha confermato che la maestra dei due alunni fuggiaschi ha inserito la loro assenza alle 8.40, come aveva dichiarato. Ora bisognerà capire come mai i genitori quel messaggio l’hanno ricevuto solo alle 13. “La maestra ha adempiuto correttamente al suo compito”, ha commentato Rainaldi, mostrando a tutti il report di Argo.