Ha chiuso l’unico giornalaio di Bagno a Ripoli. Ieri l’ultimo giorno di attività per Alberto Albergucci che da docici anni forniva quotidiani, riviste e molti servizi ai cittadini della frazione capoluogo. La sua edicola, oltre che il luogo dove acquistare i giornali, era diventata un punto di riferimento e perfino di aggregazione, soprattutto per i clienti meno giovani.
Stamani i due sporti dell’edicola erano già oscurati: uno con il bandone abbassato, l’altro con carta bianca. “Chiudere l’attività mi è dispiaciuto – dice Albergucci – Dopo tanti anni, avevo iniziato nel 2011, mi sentivo un ripolese adottato. In fondo stando aperto sette giorni su sette passavo molte più ore qui che a casa, a Coverciano, dove vivo”.
Alberto ha cercato di travare qualcuno che lo aiutasse nella conduzione del negozio, senza esito. “Il lavoro non è pesante, ma gli orari sì, sono molto ampi – dice – Da solo non riuscivo più a reggere e ho fatto una scelta di vita. Troverò qualcos’altro da fare, magari sempre a Bagno a Ripoli, mi piacerebbe”.
Il rapporto coi clienti? “In questo ultimo mese, chi sapeva della mia decisione si è detto dispiaciuto. Giorno dopo giorno si stabilisce un rapporto con chi è abituato alla quotidianità di venire a comprare il giornale. Un rapporto personale che va oltre quello commerciale”.
Ora per gli abitanti di Bagno a Ripoli che vogliono acquistare i giornali, a parte la Coop, non resta che andare a Sorgane o nella piazza di Croce a Varliano.
A sorgane niente giornale da un pezzo
Penso che la Nazione dovrà trovare un’alternativa. E non solo La Nazione.